Post

Un po' di normalità

Immagine
Come tutte le sere di tutti i giorni di tutti i mesi di ciascuno degli anni che la loro vita poteva contare, Fausto e Nera stavano tornando a casa; erano avvolti dalla nebbia autunnale che sfumava i contorni di quella dannata città. Erano stanchi ma felici: presto sarebbero iniziate le vacanze che attendevano da un'intero ciclo di rivoluzione terrestre. La gente attorno a loro sembrava più affabile e amichevole del solito, ma sapevano che era soltanto una maschera, un'apparenza che celava dietro a una presunta bonarietà la solita orribile miscela di odio, disgusto e sospetto. Per quelli come loro non c'era un gesto gentile, comprensione ed empatia: erano reietti, temuti e schivati. Invisibili e indesiderabili. Ormai ci avevano fatto il callo, ma era bello, una volta tanto, vedere un po' di normalità, un po' di facce amichevoli e rassicuranti, invece delle solite orribili smorfie. Era bello sentirsi uguali a tutti gli altri, insomma! Avevano sceso le scale e si erano...

Tra mele e montagne

Immagine
Le abbiamo aspettate per dieci lunghi mesi, ma finalmente sono arrivate! Nella stanzetta, sulla grande scrivania di Whisky, i due portatili, il monitor aggiuntivo e il mouse sonnecchiano, felici quanto noi di godersi un meritatissimo riposo; il telefonino aziendale tace, immerso nel sonno dei giusti, e noi possiamo finalmente dare il via a queste vacanze attese, agognate, pluri-rimandate; le prime vere ferie da quando, a gennaio, il marito ha preso servizio presso la nuova azienda. Due golosissime settimane! Ci attendono relax, qualche commissione e una breve vacanza in montagna, in un posto speciale, per un evento speciale che per noi ha il sapore nostalgico di un dolcissimo passato: quello in cui, ancora giovani, campeggiavamo coi bimbi lungo l'arco alpino in estate, in inverno e nelle compiante mezze stagioni.  Una delle nostre mete preferite era il Dalai Lama, un campeggio fantastico a quota 1500, adagiato su un balcone naturale che domina la Valtournanche ...  Intorno all...

Efficace e capace o competente ed efficiente?

Immagine
Finalmente in azione! A cavallo tra agosto e settembre il progetto a cui lavoravamo da mesi è passato dalle nostre mani (più che altro dai nostri computer) all'azienda per la quale lo stavamo sviluppando: vale a dire la Ferrari.  Quello che più di tutto mi ha sorpreso è stata la difficoltà con la quale i colleghi hanno affrontato questo cambiamento di prospettiva. C'è stata una confusione pazzesca che spesso ha addirittura sfiorato il panico. Eppure sono tutte figure professionali di altissimo livello, con competenze degne del prestigiosissimo cliente: cosa stava succedendo? Nelle due settimane trascorse sul campo, all'interno dello stabilimento di Maranello si è lavorato moltissimo, ma non sempre bene. Se la mia giornata constava all'incirca di dieci-dodici ore di lavoro, moltissimi colleghi si sono trovati a dover fare addirittura le ore piccole, continuando a smanettare sulla tastiera anche per buona parte della notte! E non sempre con risultati efficaci quanto un ta...

Esiliata a Sassuolo: fase finale

Immagine
Oggi piove e l'estate sembra un ricordo lontano, un'illusione ottica, un fantasma del passato.  Sono a casa, seduta alla scrivania e Gallinella, finalmente tornata nel suo habitat "naturale", sembra godersela come non mai: sbeccuccia soddisfatta, tutta gonfia e gongolante, sulla mia spalla. Siamo rientrati ieri nel primo pomeriggio, dopo aver detto addio alla nostra bella casa in collina, ai castelli, alle sagre e alla Ferrari. Strano a dirsi, ma ci è dispiaciuto andar via. Gli ultimi quattro giorni di trasferta sono stati suggestivi e un po' struggenti; il meteo era "pasticciato", una variabilità di quelle che dipingono il cielo come un quadro, quei bellissimi affreschi rinascimentali con nuvole grigie, cupe e pesanti, così vivide su sfondi di radiosi azzurri e rosa sfumati, al di sopra di tramonti di fuoco o in lotta con candide nuvolette, paffute e sinuose, invitanti come la panna sul gelato. Ecco, questo era il colore dei nostri cieli durante le ulti...

L'importante è come lo usi

Immagine
"...l'importante è come lo usi!"  questa è una considerazione che, doppi sensi a parte, può essere applicata a tutti gli strumenti di tutti gli ambiti della vita umana. Noi esseri umani abbiamo la possibilità di scegliere come e quali strumenti utilizzare a, si auspica, nostro vantaggio; non siamo vincolati a seguire l'istinto, ma siamo in possesso delle facoltà necessarie per valutare l'opportunità e la modalità con la quale avvalerci delle risorse a nostra disposizione, siano esse naturali o tecnologiche, individuali o culturali Non ci sono strumenti 'buoni' e strumenti 'cattivi', la differenza la può fare unicamente l'impiego che ne facciamo, demonizzare lo strumento è solo un risibile tentativo di sottrarci alle responsabilità che la nostra libertà, razionalità e intelligenza mettono quotidianamente sulle nostre spalle. Anche minimizzare la possibilità di scelta o azione rispetto agli strumenti, in special modo quelli tecnologici, che coste...

Esiliata a Sassuolo: fase 2

Immagine
Ed eccomi di nuovo qui! Sono sempre sulle belle colline che sovrastano la città di Sassuolo; ormai è trascorsa una decina di giorni dal nostro arrivo e all'orizzonte si intravede in (non troppa) lontananza il traguardo di questa strana avventura nel cuore dell'Emilia. E' stata una settimana intensa quella che è appena trascorsa; abbiamo fatto un sacco di cose e lavorato moltissimo: entrambi. Whisky parte alla mattina presto. Dopo il caffè a letto (io) che è una nostra abitudine ormai da decenni, il marito appoggia la tazzina sul comodino accanto alla mia e si prepara per uscire, infilandosi nel bagno adiacente alla nostra bellissima stanza mansardata e accecandomi con la luce sopra lo specchio che sembra posizionata APPOSITAMENTE per impedire il riposo di coloro che non si devono fiondare fuori casa alle prime luci dell'alba; chiudere la porta scorrevole che separa i due locali è assolutamente fuori questione: tra noi c'è una tale intimità che lo riterre...

Dannati colombi!

Immagine
Sono finita chissà dove! Una bella mattina mi hanno caricata in macchina, siamo partiti e poi siamo arrivati in un posto nuovo che non ho mai visto.  Io pensavo che saremmo tornati in montagna, nella casetta che ormai conosco bene, quella con tutta la neve fuori dalle finestre, invece no! Qui siamo in COLLINA. La mia Lince lo dice spesso, tutta sorridente. Lo sai perché? Perché lei credeva che questa casa qui, dove viviamo adesso, era in città e a lei la città non le piace mica, sai? Io non lo so bene cosa sia una città, ma lei prima della partenza brontolava, brontolava...''Che rottura vivere in città!'' diceva così! Poi siamo arrivati qui e assomiglia più a una montagna, ma bassa. Se si guarda fuori dalla finestra, giù in fondo, si vedono molte case in lontananza, ai piedi della collina, oltre il fiume. Ecco, mi sa che la città è quella lì. Si chiama Sassuolo e ogni tanto lo stormo di sera ci va; io sono già a nanna sotto il mio bel telo blu e li sento chiacchierare a...