Tra mele e montagne




Le abbiamo aspettate per dieci lunghi mesi, ma finalmente sono arrivate!
Nella stanzetta, sulla grande scrivania di Whisky, i due portatili, il monitor aggiuntivo e il mouse sonnecchiano, felici quanto noi di godersi un meritatissimo riposo; il telefonino aziendale tace, immerso nel sonno dei giusti, e noi possiamo finalmente dare il via a queste vacanze attese, agognate, pluri-rimandate; le prime vere ferie da quando, a gennaio, il marito ha preso servizio presso la nuova azienda.
Due golosissime settimane! Ci attendono relax, qualche commissione e una breve vacanza in montagna, in un posto speciale, per un evento speciale che per noi ha il sapore nostalgico di un dolcissimo passato: quello in cui, ancora giovani, campeggiavamo coi bimbi lungo l'arco alpino in estate, in inverno e nelle compiante mezze stagioni. 
Una delle nostre mete preferite era il Dalai Lama, un campeggio fantastico a quota 1500, adagiato su un balcone naturale che domina la Valtournanche ... 
Intorno alla metà di ottobre ci arrampicavamo sulla strada larga che sale da Saint Vincent verso Antey Saint André e poi ancora su, fino a raggiungere la balconata, il campeggio, il nostro fine settimana tra i larici ormai biondi, gli ultimi mirtilli, i pascoli, la fontina e le mele. La scusa ufficiale per caricare la "rulo" per un'ultima volta prima di lasciarla riposare fino a febbraio (il Carnevale e il compleanno di Nilo erano gli eventi che sancivano l'inizio della nostra nuova stagione di viaggi) era la "Festa della mela" di Antey: artigianato, specialità gastronomiche, quintali di mele e vagonate di frittelle. In realtà era solo una mezza giornata quella che dedicavamo all'evento, il resto del tempo lo trascorrevamo sui sentieri; due, sempre quelli, come tradizione comanda: il "Sentiero Naturalistico Didattico" e quello che, pianeggiate e suggestivo, conduce in una manciata di chilometri a Chamois, l'affascinante paesino che detiene il record di comune più alto d'Europa. Su questi due tracciati così differenti tra loro, uno impervio e lungo, l'altro poco più di una passeggiata, abbiamo vissuto avventure, chiacchierato, imparato a riconoscere piante e alberi, animali e fiori...ci siamo ingozzati di mirtilli e rimpinzati di silenzi ineffabili, abbiamo imparato l'amore per la montagna in tutte le sue forme, in tutte le sue declinazioni.
Il mese di ottobre per noi è rimasto indissolubilmente legato alle immagini di prati verdi, foglie gialle, larici che piovono aghi d'oro in controluce, tra il blu del cielo e il Cervino bianco di neve. Anche i nostri figli sono ancora affascinati dai molti ricordi di quei week end autunnali con le mucche che scendevano dai pascoli alti verso le stalle basse, i funghi nascosti nel sottobosco, le bacche di ginepro da cogliere per farle essiccare e ritrovare il sapore dei monti nei piatti gustosi dell'inverno...così, quando in un caldissimo pomeriggio di luglio, mentre ci crogiolavamo tutti e quattro al sole del lago tra le urla dei bambini e il profumo delle creme solari, Nilo ha sollevato la testa ricciuta dal salviettone con le palme per proporci una vacanza con lui e la Fofa al Dalai Lama, proprio in corrispondenza della mitica "Mele Vallée", noi non ci abbiamo pensato nemmeno un attimo e abbiamo prenotato immantinente una delle "Casette-fungo" del campeggio. 
I ragazzi inizialmente erano intenzionati a venire in tenda, ma...vuoi mettere la comodità di avere quattro pareti attorno in una notte autunnale in alta montagna? E poi: se piove? Se nevica? Se c'è la nebbia? 
"Tanto Attila ce la rende a fine settembre, la rulo; ve la prepariamo bella pulita, col letto fatto e la stufa pronta a scaldarvi...non è meglio?" ho fatto io.
"Ma non la volete voi?" ha risposto il pargolo.
Io l'avrei anche voluta, ma Gallinella non è mai stata in roulotte e certamente la montagna in ottobre non è il miglior modo per iniziarla alla vita raminga del caravan, quindi...
"Tranquilli, prendetela pure voi, sempre che vi vada..."
"Ci va eccome!" ha detto Nilo gongolante "Volevo proprio far fare alla Fofa l'esperienza!" 
Ecco: ora il sole cocente di luglio ha lasciato la scena a quello dolce e dorato del mese di ottobre, le foglie verdi si sono ormai sfumate di gialli tenui e rossi infuocati, le angurie sono un ricordo lontano e le castagne riempiono l'aria del profumo fragrante delle sagre... l'appuntamento con le mele, la montagna, il campeggio, Nilo, la Fofa e la rulo è ormai alle porte. Sono anni che non trascorriamo le ferie in campeggio: mi è mancato tantissimo. Certo...in un bungalow non è proprio la stessa cosa, però chi si accontenta gode! Peccato solo che Attila non riuscirà ad unirsi a noi neppure per un paio di giorni; è sempre pieno di cose da fare, di avventure in bici su e giù per i park delle alpi... quel fine settimana sarà in Trentino e poi dovrà partire quasi subito per la Sardegna. dove lo aspetta il matrimonio di un amico, quindi...va be', non si può mica fare sempre tombola! Però questa volta la cinquina c'è, eccome se c'è!!!

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