Le vacanze di Natale più lunghe di sempre



Sembrava che dovessero durare in eterno, invece anche queste vacanze sono finite.
In teoria non potrei lamentarmi...ma la pratica è un'altra cosa!
Da piccola mi dicevano di "guardarmi indietro", vale a dire di pensare a chi è meno fortunato, per non essere tentata di lamentare, me tapina, una condizione che per altri sarebbe desiderabile.
Saggezza popolare! 
Ma non è facile trascorrere più di tre settimane alternando neve, lucine e bagordi vari ed eventuali e poi vedersi sottrarre all'improvviso TUTTO!
Marito compreso.
Whisky è partito.
Questa mattina all'alba.
Mi ha abbandonata come un relitto, sulla spiaggia ormai triste e vuota che è stata teatro di gran parte delle nostre vacanze invernali.
Fuor di metafora, la "spiaggia" in questione è la nostra graziosa e decoratissima mansarda a pochi passi dal lago: il grosso di questo tempo di festa lo abbiamo trascorso qui.
Tutto è cominciato la sera di venerdì 15 dicembre, ultimo giorno del marito presso il suo precedente datore di lavoro. L'euforia era nell'aria! Stavano per prendere il via le vacanze di Natale più lunghe di sempre! 
Non abbiamo perso tempo: sabato siamo andati a spasso per la cittadina capoluogo della nostra piccola provincia, gustandoci luci, mercatini e un'ottima cena noi due soli, brindando alle vacanze con Cola e gassosa d'annata!
Il giorno dopo avevamo un impegno già fissato con gli Amore: La "Reggia di Monza" e le sue "Trame di luce". 
E' stata un'esperienza memorabile! Non mi sarei mai immaginata niente di simile! Pensavo ai soliti allestimenti luminosi, più o meno natalizi, che costellano parchi pubblici e giardini privati. Sì, magari un po' più raffinati e complessi, visto il considerevole costo dei biglietti, ma niente di più. Invece...è stato suggestivo ed emozionante! E' un percorso multisensoriale ricco di fascino e di creatività, assolutamente non natalizio e tuttavia perfettamente inserito nel festoso clima d'attesa che l'Avvento porta con sé. In una parola: MAGICO.
I giorni successivi li abbiamo vissuti all'insegna dei preparativi per l'imminente partenza alla volta dei monti.
Regali, bagagli, incombenze, commissioni...però è stato bello!
Abbiamo trovato anche il tempo per addobbare il nostro grande albero, allestirci sotto un bel presepe (solo la Sacra Famiglia, il bue, l'asinello e i Magi in lontananza, ma le statue hanno dimensioni considerevoli e i pochi dettagli paesaggistici sono di grande effetto!), fare una puntatina oltre confine per un giretto alla nostra Ikea preferita e un po' di caccia ai dolci tipici del Natale svizzero, che adoriamo e che ci riportano ai bei tempi andati, a quei Natali di tanti anni fa coi bimbi ancora piccoli e un giovane Whisky frontaliere.
Il 22 mattina è arrivata l'ora di partire.
La macchina straripava di regali grandi e piccoli, slitta, ciaspole, borsoni di abbigliamento tecnico e scatole di viveri e ingredienti per le cene istituzionali della Vigilia e di Natale. Sembravamo i coniugi "Natale" in trasferta! Ad ogni sosta attiravamo gli sguardi dei più piccini: lumavano i grossi pacchetti infiocchettati che spuntavano oltre il bordo del baule facendo capolino e bella mostra di sé dietro i finestrini posteriori. 
Nonostante la mole spropositata di bagagli, comprensiva di un alberello di Natale, il marito era riuscito a lasciare uno spazio vuoto per posizionare la gabbia della nostra Gallinella; gabbia che poi, però, ha viaggiato praticamente sempre vuota, visto che la bestiola ha deciso che era suo diritto inalienabile starsene a ronfare comoda comoda sulle nostre spalle, piuttosto che appollaiata precariamente su uno dei suoi trespoli.
Abbiamo anche rischiato di NON arrivare a destinazione per via di una bufera di neve, violenta quanto inopportuna, che ci ha tenuti fermi per quattro ore a fondo valle, nell'attesa che il passo, impraticabile e perigliosissimo, venisse riaperto al traffico.
Alla fine siamo giunti a destinazione che era già buio, ma con una gran voglia di festeggiare!
Il 23 mattina abbiamo addobbato l'alberello che Whisky aveva saggiamente insistito per acquistare assieme ad alcuni bellissimi addobbi (il tutto trovato all'Ikea a prezzi scontatissimi). Intanto, fuori, il vento si placava e l'ultimo scampolo di bufera se ne andava a fare danni altrove, lasciandoci un bel cielo limpido e tanta voglia di giocare sulla neve.
Passeggiate tra mercatini e luminarie, corse con lo slittino, pupazzi di neve, escursioni con le ciaspole...sono stati giorni pieni di attività divertenti, di magia natalizia, di manicaretti e del calore della famiglia (abbiamo festeggiato con Attila e con Nilo che ci ha raggiunti la mattina di Natale).
E' stato meraviglioso!
Ma il tempo vola quando ci si diverte e il 27 mattina abbiamo abbracciato i nostri pargoli (Nilo si sarebbe trattenuto in montagna, a casa di suo fratello, ancora per qualche giorno) e siamo ripartiti alla volta del lago.
Viaggio bello e tranquillo, non eccessivamente lento.
Anche se...la macchina faceva uno strano rumorino vagamente inquietante.
"Stai tranquilla, vedrai che non è grave! Comunque domani faccio un salto dal meccanico per sicurezza."
Il marito era ottimista, ma io non mi fido dei rumorini...da niente!
Il 28 pomeriggio è tornato dall'officina latore di nefaste nuove: "San Germano Patrono dei Motori", questa volta non ci aveva fatto la grazia e la macchina poteva essere mossa SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per urgente e inderogabile necessità, pena il rischio di "sputtanare" (chiedo scusa per il francesismo) il motore, con conseguente cospicua spesa e vieppiù cospicua tribolazione.
Il meccanico ha ordinato i pezzi la mattina di venerdì 29 e se ne prevedeva l'arrivo per il 2 gennaio 2024. Poi una giornata in officina, qualche centella che cambia portafoglio e voilà! 
Ma...c'era un piccolo problema: la dolce cugi ci aveva appena donato, quale strenna natalizia, la permanenza di due giorni e una notte nella, a detta sua, pulcherrima città di Aosta che io e Whisky non abbiamo mai visitato.
La gita era fissata da quasi un mese per il 3 e il 4 di gennaio.
Abbiamo subito contattato il servizio TELEPASS che garantisce (HA HA HA!!!) il diritto ad un'auto sostitutiva per un massimo di cinque giorni annui.
Tergiversano, ci rimpallano al 2 e noi a dire che il 2 va anche bene, ma ce la devono consegnare entro sera, però!
Sarà il periodo a cavallo del Capodanno, sarà che sono dei ballabiotti...ma di certezze circa la possibilità di partire per la bella Aosta non sembravano essercene.
Abbiamo tergiversato un po' anche noi, cercando di capire come muoverci, ma il rischio di dare buca all'ultimo momento era troppo alto, così, a malincuore, abbiamo dovuto disdire, nella speranza che non ne derivasse un danno economico a carico della cugi.
L'autonoleggio alla fine si è fatto vivo il 3 (!) mattina per offrirci una vettura fino all' 8 di gennaio, come da contratto. Peccato che noi, in teoria, avremmo già dovuto essere nel nostro centralissimo appartamento vista pista di pattinaggio; inoltre, per recarci nel luogo designato alla consegna dell'auto sostitutiva sarebbe stata necessaria un'automobile che, guarda caso, non avevamo a disposizione! Così abbiamo declinato la gentile quanto ormai inutile "concessione", non ci siamo arresi all'ineluttabilità della nostra condizione di pedoni forzati e abbiamo studiato delle strategie di movimento alternative.
Il giorno di Capodanno avevamo già preso l'iniziativa (e il traghetto) per farci un bel giro sulla sponda ovest: chi va in gita a capodanno (quale che sia il mezzo con cui ci va!) in teoria ci va per tutto l'anno.
Il 3 pomeriggio, invece, per consolarci della mancata partenza per Aosta, abbiamo preso il treno e siamo approdati in territorio elvetico dove, preallertati, alcuni vecchi amici svizzeri ci hanno "raccattato" alla stazione di Cadenazzo per condurci alla scoperta della magica citta di Bellinzona: tra castelli, piazze illuminate da mille luci e grandi alberi di Natale, preziose perle di architettura sacra barocca e la forse più prosaica, ma non meno suggestiva, pista di pattinaggio con l'Albero al centro e le casette in legno illuminate a festa, dove bere una cioccolata calda oppure mangiare qualche specialità dolce o salata. 
Se il viaggio in treno tra lago e montagne, con le vette innevate sullo sfondo, era stato incredibile per i colori e gli scorci inediti e suggestivi, la città ci ha conquistati con l'incanto delle vie del centro storico, parate a festa e sovrastate dai tre castelli che donano all'insieme un tocco fiabesco.
Ma c'era ancora una tappa che aspettava il nostro arrivo.
Dopo una cena golosa nel ristorantino allestito a bordo pista, guardando fuori dalle grandi vetrate che davano l'illusione di essere all'esterno, ma comodi e al calduccio, le nostre guide locali ci hanno infilati nuovamente in auto: destinazione "Piazza Grande" a Locarno.
Devi sapere che Piazza Grande è stata per moltissimi anni una delle mete più gettonate delle nostre vacanze natalizie.
Nilo e Attila erano solo pargoletti quando proprio lì, in un inverno lontano, hanno infilato i pattini per la prima volta e hanno cominciato la loro storia di amicizia col ghiaccio e con la bimba (che ormai è una giovane donna) che, assieme ai suoi genitori, è entrata a far parte delle nostre amicizie di lunga data.
Ci siamo incontrati a "Locarno on ice" e abbiamo pattinato insieme anno dopo anno; i bimbi crescevano diventando sempre più abili e acrobatici, fino a lasciarci indietro. Adesso erano loro a primeggiare, gli allievi avevano superato i loro maestri!
Poi c'è stato il COVID e la tradizione ha vacillato: "Locarno on ice" è uscito provato dalle restrizioni sanitarie e non è più stato lo stesso, ma ha combattuto ancora qualche anno per portare la gioia di condividere le feste tra la cittadinanza locarnese.
Le casette con le golosità calde da gustare coi pattini ai piedi, magari direttamente sulla pista; le cupole trasparenti dei baretti dove passare qualche momento al calduccio; il palco con la musica dal vivo; i "funghi" a gas per scaldarsi un po' le ossa tra un bicchiere di cioccolata e una fondue, in attesa che gli addetti finissero di "tirare" il ghiaccio, lasciandoti rituffare in una pista scintillante e liscia come uno specchio..."Locarno on ice" era tutto questo e molto di più ancora.
Ma tutte le favole devono giungere alla fine e così è stato anche per questa splendida manifestazione, che ha chiuso i battenti con l'edizione 2022.
Ma i locarnesi non potevano restare orfani di un appuntamento tanto amato! Si sono attrezzati per continuare ad incontrarsi in Piazza Grande, sotto le stelle, le decorazioni e una pioggia di note musicali.
La manifestazione ha cambiato nome, volto e sponsor; la pista di pattinaggio non è più il centro attorno al quale ruota il tutto: è piccola e molto più "dilettantistica", ma ci sono le "casette" gastronomiche, i baretti e un grande padiglione trasparente, all'interno del quale si esibiscono gruppi musicali anche di un certo calibro. I bei palazzi antichi che delimitano la piazza sono illuminati da proiezioni suggestive che allo scoccare di ogni ora prendono vita in un emozionante racconto d'inverno e molti dei locali sotto i portici restano aperti fino a tardi per offrire ospitalità ai cittadini e ai turisti. Insomma...non sono vacanze senza una puntatina in Piazza Grande!
Intanto, mentre noi folleggiavamo oltre frontiera, qualcuno lavorava per la nostra mobilità: il meccanico si stava adoperando per ridarci rapidamente l'uso degli pneumatici.
Il 4 gennaio, speranzosi, abbiamo contattato l'officina: eseguendo le riparazioni già programmate, il buon Germano aveva trovato la causa del "rumorino". Aveva ordinato il pezzo da sostituire, ma c'era da portare ancora un po' di pazienza...
Poco male!
Abbiamo proseguito la nostra nuova routine, fatta di lunghe passeggiate in riva al lago tra le luci del centro che si riflettono sul pelo dell'acqua e i colori struggenti del tramonto; di ore trascorse a giocare a scacchi, a dama, a backgammon...cullati dai canti natalizi, godendoci il nostro albero e la reciproca compagnia. Poi i film di Natale e le tisane profumate di garofano e arancia; la dolcezza del panettone con la crema al mascarpone e l'aroma dei cammellini di pasta frolla, glassati con zucchero e cannella, che cuociono nel forno in attesa della mattina dell'Epifania... 
Quando nel primo pomeriggio di venerdì 5 gennaio abbiamo ricevuto la notizia che la macchina era tornata ai suoi splendori, ci siamo quasi dispiaciuti: ma come? Di già? 
Però lo sconcerto è durato poco.
Ci restavano ancora pochi giorni di vacanza e tante cose da fare e vedere; così ci siamo pianificati una "due giorni" all'insegna di luci suggestive e mostre di presepi, un altro dei nostri "classiconi" delle feste.
Ma la sera di domenica 7 gennaio alla fine è arrivata.
Gli ultimi scampoli di Natale ci stavano scivolando tra le dita.
Abbiamo combattuto fino all'ultimo: dopo cena abbiamo giocato a dama e visto un film fino a tardi, nonostante il marito avesse la sveglia puntata per le quattro e mezza.
Però all'una di questa mattina siamo stati sconfitti dal sonno: le vacanze erano ufficialmente finite.
Ora Whisky è partito alla volta di Modena, è a centinaia di chilometri di distanza da me e dal nostro splendido Natale. 
Invece io sono qui, più sola che mai, ad aspettare con ansia il suo ritorno, nella speranza che il mercoledì sera arrivi in fretta...ed è solo lunedì mattina!

Commenti

  1. Ciao a tutti!!! 🥰
    Le vacanze purtroppo sono finite...🙄
    Spero che anche il vostro Natale sia stato meraviglioso ed emozionante; mi piacerebbe leggere qualche vostra bella avventura! 🤗
    Vi do appuntamento a sabato, non mancate!!!
    Baci baci da Lince 🐾

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  2. Cara Lince buon nuovo anno! Ritorno a leggerti con trepidazione perché le tue parole fanno entrare nella tua storia, nel tuo quotidiano. Un dono che fai a chi ti legge: sembra di essere lì con te a ciaspolare tra la neve o a sorseggiare una calda cioccolata. Questi giorni tra il natale e il capodanno sono stati per me un tuffo di amore nella mia famiglia. So che capirai questo mio piccolo racconto perché sento che hai la stessa felicità accompagnata dalla stessa malinconia che fa sì che io ti senta molto affine a me. Sono stati anni di cambiamenti e fatiche: i lutti che si sono susseguiti che per la prima volta mi hanno messo di fronte alla morte, le dinamiche familiari che ne conseguono, il dovere di essere forti per paura che se crolli tu tutto va in malora, i figli che ormai sono grandi, la copia che si riscopre tra la voglia di essere ancora due e la paura di essere troppo cambiati per riconoscersi. Insomma Lince questo Natale mi ha meravigliato: ho scoperto che in mezzo alla tempesta il mio uomo, la mie ragazze mi hanno aspettato fiduciosi che sarei tornata ad essere io con il sorriso e la voglia di vedere il positivo attorno a me. La neve, le gite, le passeggiate, la natura, il non darsi tempo per fare cose hanno caratterizzato i giorni fatti di abbracci, di tisane sorseggiate raccontandoci, di confidenze e di amore vero. Ho dovuto liberarmi del peso di rapporti rotti che non ho più il potere di ricucire e ho messo da parte i sensi di colpa per le mie mancanze. Non ho scritto, non ho letto, non ho mangiato fino a sfondarmi, non sono stata con i soliti amici per dovere, non mi sono dovuta vestire elegante per tradizione: sono stata io come volevo essere e non ho avuto giorni migliori di questi. Ho camminato, ho ascoltato il silenzio in mezzo al bosco innevato, ho goduto delle piccole cose e ho sentito la felicità . Mi mancano le bimbe piccole, il poter essere l'artefice della loro scoperta del mondo, il lanciarle in mezzo alle avventure e il 'far vedere' loro ....ora le cose le vedono da sé a modo loro, camminano sulle proprie gambe in luoghi e in modo che non sono più i miei, o quelli del padre ...eppure riconosco un po' di noi in loro e sono al contempo orgogliosa e fiera del loro modus di muoversi nella vita. Ricordo i natali con loro piccole ma sono bellissimi questi natali con loro grandi dove ci si guarda tra adulti, dove aprono loro la porta delle loro case e ci fanno entare per un attimo nella loro vita . Si creano ricordi nuovi, belli uguali e il tempo corre. Ti auguro di continuare a convivere con questi attimi di solitudine che caratterizzano il tuo blog e che sento alla fine di questo racconto dei tuoi giorni frenetici. Whisky è partito per una nuova avventura che è anche un po' tua, avrai giorni tutti tuoi con gallinella : non arrenderti alla malinconia e alla tristezza ma trova sempre un modo per avere cura di te . Alla prossima 🌹

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  3. Ciao Meri!
    E' stato un piacere per me ritrovare i tuoi commenti e, tra essi, questo splendido racconto delle tue vacanze. Grazie di aver condiviso i ricordi di questo tempo speciale! Le tue parole suggeriscono una svolta importante e si sente l' emozione e l' entusiasmo per aver ritrovato la "vera Meri" che si era un po' attardata tra gli impegni vorticosi e le rapide della vita...sarà un anno meraviglioso e speciale, te lo auguro di tutto cuore!
    Hai ragione...la solitudine è ed è sempre stata una componente importante della mia quotidianità; ma non è sempre una compagna di viaggio così amabile, a volte vorresti non averla intorno! Tuttavia si fa di necessità virtù...infondo è proprio così che è nato il mio blog!
    Grazie delle belle parole di incoraggiamento e apprezzamento; la tua sincerità mi fa sentire molto vicina a te, quasi come ad un'amica!
    Ti mando un grosso abbraccio. 🥰 A presto!!! 🐾

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  4. E amicizia sia ....un altro nell'inizio allora 😘

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