Esiliata a Sassuolo: fase 2
Ed eccomi di nuovo qui! Sono sempre sulle belle colline che sovrastano la città di Sassuolo; ormai è trascorsa una decina di giorni dal nostro arrivo e all'orizzonte si intravede in (non troppa) lontananza il traguardo di questa strana avventura nel cuore dell'Emilia.
E' stata una settimana intensa quella che è appena trascorsa; abbiamo fatto un sacco di cose e lavorato moltissimo: entrambi.
Whisky parte alla mattina presto. Dopo il caffè a letto (io) che è una nostra abitudine ormai da decenni, il marito appoggia la tazzina sul comodino accanto alla mia e si prepara per uscire, infilandosi nel bagno adiacente alla nostra bellissima stanza mansardata e accecandomi con la luce sopra lo specchio che sembra posizionata APPOSITAMENTE per impedire il riposo di coloro che non si devono fiondare fuori casa alle prime luci dell'alba; chiudere la porta scorrevole che separa i due locali è assolutamente fuori questione: tra noi c'è una tale intimità che lo riterrei quasi uno sgarbo, una mancanza di fiducia e complicità. Quindi...ben vengano gli occhiolini dardeggianti della lampadina, tanto non resterò a lungo sotto il lenzuolo grigio a fiori bianchi: qui c'è un sacco da fare! Quando, prima della partenza, pensavo alla mia vita quotidiana in questa grande casa, mi immaginavo seduta al computer a lavorare per ore, intenta alla revisione del mio romanzo "L'ultima estate", invece...no! La casa è immensa e io ci tengo a tenere in ordine e pulita questa residenza temporanea, per sentirla più "casa mia", per vivere questo tempo a mio agio, in pace e buona armonia con queste pareti che ospitano momentaneamente le nostre vite, per farci amicizia, insomma. Così corro su e giù per le diecimila scale con detersivi di varia natura, scopa, secchio e spazzolone. Gallinella mi insegue tra i locali, non si sente ancora troppo tranquilla a restare sola senza di me, a causa, credo, della chiassosa comune che abita sul tetto. Poi c'è da cucinare due volte al giorno di cui una di corsa (il maritozzo arriva più o meno puntuale, affamato e col tempo contato, ma rincasare per il pranzo gli piace e anche a me!), riordinare la cucina, lavare i bagni e soprattutto LAVARE I PIATTI. La lavastoviglie, contrariamente a quanto credevo, non c'è! Sono decenni che non lavo i piatti a mano (a parte in roulotte, ma è una cosa del tutto differente in campeggio, fa parte di un gioco che vale sempre la candela!). Mi ero dimenticata quanto fosse faticoso, dispendioso in tempo, in acqua, detersivo ed energie! E' uno sbattimento pazzesco! Tra l'altro io disapprovo lo scolapiatti, quindi insapono, sciacquo e asciugo! Che palle, ragazzi! Ma se io sono ciapata coi mestieri di casa, il marito lo è ancora di più con la partenza del gestionale nuovo. Quello che immaginavo si è, come sempre, verificato: i veterani dell'azienda nelle quale milita da meno di un anno, non sono riusciti a tenere botta e si è scatenato il panico. Pressati dagli utenti, angustiati dall'ansia da prestazione e scoraggiati dalle piccole grandi inefficienze momentanee del sistema nuovo, hanno sfiorato il collasso nervoso. Il responsabile del progetto e il suo collaboratore storico, hanno mollato tutto e si sono rintanati nel loro ufficio, in sede, lasciando al "fronte" l'unico in grado di condurre le azioni belliche in campo nemico: vale a dire il mio Whisky.
"Ci avrei giurato che sarebbe finita così!" ho puntualizzato, incassando la notizia della sua "promozione a generalissimo" con sfacciata nonchalance "Solo tu potevi essere in grado di gestire la partenza, sono settimane che te lo dico: i tuoi colleghi sono dei ballabiotti!"
"Ma no! Guarda che sono bravi a fare il loro lavoro, è solo che non sono allenati alle live...l'ultima l'hanno fatta dodici anni fa..."
"Bella roba! E tu me li chiami consulenti!?" può dire quello che vuole, ma secondo me non sono così bravi, soprattutto considerando il fatto che dovrebbero essere la punta di diamante del settore consulenziale, a detta loro! E poi, quando arriva l'ora X e si lavora in azienda dal cliente (e che cliente!!!) si raggomitolano in un angolo a piangere, mollando al comando l'ultimo arrivato, pure! Ma il marito non sì è scomposto, ha accettato eroicamente il suo destino portando a casa risultati e complimenti da colleghi e utenti Ferrati. Vedi? E' questo che intendo io per "consulente serio"!
E così sgobbiamo, sgobbiamo...poi, però, arriva la sera...io ripongo spugne e stracci...il marito esce dal cancello con sopra la monumentale scritta dell'inconfondibile color "giallo canarino rampante"...Gallinella si appallottola sul suo trespolo preferito per fare la nanna e...FINALMENTE SIAMO IN VACANZA!!! Al calar della notte, come vampiri, lasciamo la nostra casa, per avventurarci in questo mondo nuovo e pieno di bellezza. Le colline nel tramonto, le piazze illuminate con le cattedrali imponenti, le vie brulicanti di vita, le sagra di paese con luci e musica, gnocchi fritti e borlenghi...
Siamo stati a Modena ad ascoltare musica dal vivo e visitare il centro storico, abbiamo girato Castellarano con le sue belle vie antiche, il castello, la torre dell'orologio, l'acquedotto copiato da quelli degli antichi e, naturalmente, la Rocchetta, simbolo della città, meraviglia delle meraviglie! Tutto di sera, al chiaro di luna, alla luce delle stelle. Ho amato queste meravigliose gite serali, le vie ormai conosciute che sfilavano fuori dai finestrini, il Mc con la sempiterna coda chilometrica al drive, la zona dei supermercati alle porte di Sassuolo, appena oltre la parrocchia di "Madonna di sotto", parata a festa con uno sproposito di luci multicolori per l'attesissima festa patronale...ma la voglia di vedere con la luce del giorno le lande oltre la mia finestra mi ha fatto desiderare il fine settimana come un'oasi nel deserto.
E poi...eccolo!
Venerdì sera abbiamo ricevuto un messaggio da Nilo: "Se venissi a trovarvi per passare la domenica insieme?" la sua Fofa è in trasferta al sud per trovare la famiglia, passare qualche giorno con le amiche di sempre e per sbrigare le formalità che il suo nuovo impiego da commerciale nel settore agronomico l'attendevano nella "città eterna", così lui si sarebbe presentato alla nostra porta la sera di sabato: avremmo avuto ben ventiquattro ore piene per goderci una domenica da turisti.
"Perfetto, possiamo visitare il palazzo ducale e magari poi andare a Modena, vedremo..." che meraviglia vedere finalmente abitata la stanzetta, il cui letto, parato di tutto punto fin dal nostro arrivo, aspettava solo un ospite da cullare!
Domenica sistemata! Ma sabato? Dopo qualche ricerca, il marito sceglie Pavullo nel Frignano; dista una cinquantina di minuti, ma è a settecento metri di altitudine, farà un bel fresco e poi ne parlano bene... Ci mettiamo in viaggio nel sabato pomeriggio, caldo e afoso, ci godiamo il panorama che passa dal collinare al montano (tecnicamente oltre i seicento metri è montagna...), ma quando arriviamo in paese...be', insomma...quasi un'ora di macchina...non sembra valerne la pena! Whisky controlla sul Google per cercare qualche cosa di interessante da visitare e in pochi minuti siamo a Montecuccolo. C'è un meraviglioso castello, un borgo che pare incantato e un sacco di cose da scoprire sull'insigne dinastia dei Montecuccoli il cui esponente più prestigioso, Raimondo, cattura la nostra attenzione e la nostra ammirazione. Visitare il castello con le sue stanze e le sue mostre, costa pochi spiccioli e a voler fare con calma servirebbe un'intera giornata! Ma noi siamo arrivati tardi e presto sarà ora di chiusura, così ci affrettiamo, dedicando la maggior parte del nostro esiguo tempo a disposizione per fare conoscenza con Raimondo Montecuccoli, guerriero, diplomatico e stratega meraviglioso, nonché prolifico scrittore del genere marziale. Il tramonto ci sorprende sulla torre più alta, lasciandoci senza parole: sembra di essere in un altro spazio, in un altro tempo, sospesi tra passato e presente come attoniti viaggiatori di un incredibile multiverso. Ma è tardi! Ci resta giusto il tempo di vedere un famigerato ponte nelle vicinanze del castello, immerso tra la foschia purpurea del tramonto e il saliscendi delle colline popolate di fagiani, poi via, che Nilo arriverà a breve per cenare con noi al ristorantino a due curve due da casa nostra!
Passiamo la domenica a zonzo col nostro "bimbo". Il Palazzo Ducale di Sassuolo è spettacolare e con Nilo, che ama l'arte, è ancora più gratificante girovagare per le stanze affrescate, per la Peschiera ducale e le mostre di questa prestigiosa residenza rinascimentale, la più spettacolare del nord Italia! Per pranzo andiamo alla sagra di "Madonna di sotto" e scopriamo che le parrocchiane cucinano divinamente, un pranzo meraviglioso a base di pasta ripiena fatta a mano, arrosto e zuppa inglese; anche il pane è sublime e il prezzo assolutamente sorprendente. Nel pomeriggio ci dedichiamo a mostrare la nostra amatissima Castellarano al pargolo; che meraviglia visitare nuovamente, ma con la luce del giorno, il centro storico e la Rocchetta! Il maritozzo filma col drone, volando al di sopra del castello e della piazza fortificata, così da sbirciarne anche gli angolini più nascosti, inaccessibili.
E' stata una domenica perfetta! E' stato un fine settimana perfetto! Ma oggi è tornato il lunedì ed io ho addosso un'immensa stanchezza; le ore si stanno scartocciando lente e faticose tra le mie mani, che non si stanno dando da fare come dovrebbero. Oggi è una giornata no! Ma va bene così, ogni tanto capita. E' stata una settimana veramente intensa, bellissima e faticosa, piena di scoperte ed emozioni, di nuove abitudini e belle sorprese; se anche, per una volta, l'umore imita il colore del cielo che, fuori dalle finestre, si è fatto grigio e imbronciato, che cosa sarà mai? Del resto, come diceva qualcuno "Domani è un altro giorno."!
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