Un po' di normalità

Come tutte le sere di tutti i giorni di tutti i mesi di ciascuno degli anni che la loro vita poteva contare, Fausto e Nera stavano tornando a casa; erano avvolti dalla nebbia autunnale che sfumava i contorni di quella dannata città. Erano stanchi ma felici: presto sarebbero iniziate le vacanze che attendevano da un'intero ciclo di rivoluzione terrestre. La gente attorno a loro sembrava più affabile e amichevole del solito, ma sapevano che era soltanto una maschera, un'apparenza che celava dietro a una presunta bonarietà la solita orribile miscela di odio, disgusto e sospetto. Per quelli come loro non c'era un gesto gentile, comprensione ed empatia: erano reietti, temuti e schivati. Invisibili e indesiderabili. Ormai ci avevano fatto il callo, ma era bello, una volta tanto, vedere un po' di normalità, un po' di facce amichevoli e rassicuranti, invece delle solite orribili smorfie. Era bello sentirsi uguali a tutti gli altri, insomma! Avevano sceso le scale e si erano...