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Vacanze porzane

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Ciao a tutti!  Sono tornata dalle vacanze, le prime della mia vita, e mi sono divertita TANTISSIMO! Anche se... all'inizio... beh, mica l'avevo presa tanto bene, sai? A me mi piace stare a casa mia e soprattutto mi piace stare con lo storno. Qualche volta mi è capitato di andare in altri posti con Lince e Whisky: caricavano i bagagli, mi mettevano in macchina e... via che si partiva! Viaggiavamo per un po' e io mi guardavo attorno dalla mia postazione che è sullo schienale del sedile di Lince; bello vedere il mondo che fila via veloce fuori dai vetri della macchina! A me mi piace viaggiare così, ma nella mia casetta invece no! Però ogni tanto ci devo tornare dentro per mangiare, tipo, oppure per bere un sorsino d'acqua o fare la cacchina; Lince mi deve proprio obbligare, però, perché a me mi da fastidio essere chiusa dentro casa quando fuori ci sono tutte quelle belle cose da vedere! Durante i viaggi ogni tanto ci fermiamo alla ''stazione-di-servizio'', ...

L'occhio di Lince - Le origini

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Ciao! E' un po' che non mi faccio viva, lo so. Forse avrai perso la pazienza o la speranza che, prima o poi, questa vecchia Lince sfaticata finalmente si palesasse; se fosse così, non te ne farei certo una colpa, anzi... in un certo senso me la sono cercata! Solo in un ''certo'' senso, però. Ma se oggi sei qui che mi stai leggendo, allora vuol dire che hai aspettato moooolto pazientemente, e di questa pazienza ti ringrazio. Ecco, ora ti spiego: ho avuto il mio bel da fare! Però dibbiamo procedere con ordine e partire dal principio. Questa storia inizia tanti... tanti anni fa, quando una piccolissima Linciottina faceva il suo ingresso nel grande Mondo.  Tutti contenti. Tutti felici. Fino a quando non è saltato fuori che la mia versione neo nata non è che fosse proprio tanto perfetta. "E' nata cieca" avevano detto i medici del reparto maternità (spoiler: si erano sbagliati, ma questo i miei familiari mica lo potevano sapere, sul momento!); col tempo ...

Per sempre in me

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Per sempre in me fatto di vento e nebbia vivrai. E' triste l'addio a quell'abbraccio che non è più tuo, agli sguardi, ai sorrisi... rubati ad umana creatura. Sereno, col braccio levato, le labbra socchiuse in un saluto... Parti! T'allontani! Ghermito dall'onde ruggenti. O donna fortunata! Hai saggiato il Paradiso, dormito, desta, tra le braccia  di un Sogno!

Ballando con i mostri

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Se anche tu, a cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, ti sei ritrovato a camminare per le vie di una grande città alla luce delle insegne e dei lampioni in compagnia di un manipolo di tipacci dall'aria poco raccomandabile; se anche tu nel cuore della notte ti sei fatto coinvolgere dal ritmo esaltante della musica e hai volteggiato trascinato dalla melodia tra le braccia di zombi, vampiri, alieni, streghe, uomini in accappatoio, antichi egizi, cartelle esattoriali, diavoletti, diavolette e assurdi gatti-pirata; se anche tu hai terrorizzato accidentalmente cani innocenti, hai scodinzolato ai passanti, ti sei beccato dell'inguardabile, hai condiviso i trucchi con un Dracula del secondo millennio e hai visto le ragnatele farsi sempre più fitte e pesanti sul volto di una strega, mentre una diavoletta tutta rossa fiammante ti colorava il naso; se anche tu, insomma, ti sei lasciato coinvolgere dalla festa più tenebrosa dell'anno e l'hai trasformata in una o...

Un po' di normalità

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Come tutte le sere di tutti i giorni di tutti i mesi di ciascuno degli anni che la loro vita poteva contare, Fausto e Nera stavano tornando a casa; erano avvolti dalla nebbia autunnale che sfumava i contorni di quella dannata città. Erano stanchi ma felici: presto sarebbero iniziate le vacanze che attendevano da un'intero ciclo di rivoluzione terrestre. La gente attorno a loro sembrava più affabile e amichevole del solito, ma sapevano che era soltanto una maschera, un'apparenza che celava dietro a una presunta bonarietà la solita orribile miscela di odio, disgusto e sospetto. Per quelli come loro non c'era un gesto gentile, comprensione ed empatia: erano reietti, temuti e schivati. Invisibili e indesiderabili. Ormai ci avevano fatto il callo, ma era bello, una volta tanto, vedere un po' di normalità, un po' di facce amichevoli e rassicuranti, invece delle solite orribili smorfie. Era bello sentirsi uguali a tutti gli altri, insomma! Avevano sceso le scale e si erano...

Tra mele e montagne

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Le abbiamo aspettate per dieci lunghi mesi, ma finalmente sono arrivate! Nella stanzetta, sulla grande scrivania di Whisky, i due portatili, il monitor aggiuntivo e il mouse sonnecchiano, felici quanto noi di godersi un meritatissimo riposo; il telefonino aziendale tace, immerso nel sonno dei giusti, e noi possiamo finalmente dare il via a queste vacanze attese, agognate, pluri-rimandate; le prime vere ferie da quando, a gennaio, il marito ha preso servizio presso la nuova azienda. Due golosissime settimane! Ci attendono relax, qualche commissione e una breve vacanza in montagna, in un posto speciale, per un evento speciale che per noi ha il sapore nostalgico di un dolcissimo passato: quello in cui, ancora giovani, campeggiavamo coi bimbi lungo l'arco alpino in estate, in inverno e nelle compiante mezze stagioni.  Una delle nostre mete preferite era il Dalai Lama, un campeggio fantastico a quota 1500, adagiato su un balcone naturale che domina la Valtournanche ...  Intorno all...

Efficace e capace o competente ed efficiente?

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Finalmente in azione! A cavallo tra agosto e settembre il progetto a cui lavoravamo da mesi è passato dalle nostre mani (più che altro dai nostri computer) all'azienda per la quale lo stavamo sviluppando: vale a dire la Ferrari.  Quello che più di tutto mi ha sorpreso è stata la difficoltà con la quale i colleghi hanno affrontato questo cambiamento di prospettiva. C'è stata una confusione pazzesca che spesso ha addirittura sfiorato il panico. Eppure sono tutte figure professionali di altissimo livello, con competenze degne del prestigiosissimo cliente: cosa stava succedendo? Nelle due settimane trascorse sul campo, all'interno dello stabilimento di Maranello si è lavorato moltissimo, ma non sempre bene. Se la mia giornata constava all'incirca di dieci-dodici ore di lavoro, moltissimi colleghi si sono trovati a dover fare addirittura le ore piccole, continuando a smanettare sulla tastiera anche per buona parte della notte! E non sempre con risultati efficaci quanto un ta...