Ballando con i mostri
Se anche tu, a cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, ti sei ritrovato a camminare per le vie di una grande città alla luce delle insegne e dei lampioni in compagnia di un manipolo di tipacci dall'aria poco raccomandabile; se anche tu nel cuore della notte ti sei fatto coinvolgere dal ritmo esaltante della musica e hai volteggiato trascinato dalla melodia tra le braccia di zombi, vampiri, alieni, streghe, uomini in accappatoio, antichi egizi, cartelle esattoriali, diavoletti, diavolette e assurdi gatti-pirata; se anche tu hai terrorizzato accidentalmente cani innocenti, hai scodinzolato ai passanti, ti sei beccato dell'inguardabile, hai condiviso i trucchi con un Dracula del secondo millennio e hai visto le ragnatele farsi sempre più fitte e pesanti sul volto di una strega, mentre una diavoletta tutta rossa fiammante ti colorava il naso; se anche tu, insomma, ti sei lasciato coinvolgere dalla festa più tenebrosa dell'anno e l'hai trasformata in una occasione per danzare, ridere e fare casino...allora...benvenuto nel nostro piccolo club di Halloween!
Uno dei risvolti più incredibili e inattesi della nostra nuova vita da ballerini di swing è senza dubbio l'essere entrati in questa società quasi segreta di cui non si conosce l'esistenza fino a quando non se ne diviene parte; è il mondo dello swing, coi suoi locali, i suoi ritmi, le sue piccole celebrità e la sua rete di informazione che supera ogni barriera di età, sesso, territorialità...i suoi raduni e il suo gergo per iniziati. Quando cominci a sguazzarci dentro, questo mondo stravolge le tue abitudini, il tuo modo di intendere la vita e anche le festività. Ogni occasione diventa quella buona per partecipare a serate danzanti (a tema e non) che ti riportano in dieto nel tempo, a quando non vedevi l'ora di incontrarti con gli amici, chiacchierare, fare cagnara e magari travestirti: per esempio da mostro.
La nostra prima festa di Halloween swing è stata incredibile!
Siamo partiti dalle sponde natie quando erano da poco scoccate le otto del primo di novembre. La meta? Milano e per l'esattezza "Lo swing del Principe". Saremmo stati bel un gruppetto a festeggiare insieme, ma l'appuntamento con il "piccolo gruppo" nel gruppo, i soliti compagni di viaggio, quelli coi quali bazzichiamo quasi settimanalmente i locali, era per le nove: saremmo andati in là tranquilli a cercare (e si sperava trovare) parcheggio, quando ancora il grosso dei mostri se ne stava a casa propria a farsi brutto. Noi avevamo un piano differente: avremmo condiviso i cosmetici (di Wendy) e il camerino di "trucco e parrucco" (l'ignaro abitacolo della nostra auto).
Due gatti pirata, una diavoletta, un vampiro e una strega hanno cominciato a far casino già al punto di ritrovo, nel parcheggio delle carceri. Eravamo bruttissimi e ne andavamo piuttosto fieri! Ci siamo subito scambiati occhiate di ammirazione, complimenti e battute, rendendoci immediatamente conto che, comunque sarebbe proseguita, la serata era già bella che guadagnata. Abbiamo riso tantissimo!!! In particolare ha tenuto banco Dracula, col racconto di come, armato di bancomat e di una certa faccia tosta, si era procacciato in un supermercato il necessario per rifarsi i denti, lasciando la cassiera un po' interdetta nel battere un adesivo per dentiere e delle unghie finte. "Se vuole, l'adesivo si può scaricare...se mi lascia il codice fiscale..." Dracula ha mostrato il documento, ha pagato e se l'è svignata a casa per realizzare e attaccarsi in bocca i lunghi canini appuntiti, indossare le lenti a contatto mostruose e cercare di sbolognare ai genitori il tubetto di Kukident quasi integro, ma... "No, grazie! Noi a suo tempo faremo l'impianto!" si è sentito ribattere dai suoi. "Cercherò di piazzarlo ad una vecchietta..." ci ha confidato lungo l'autostrada "pensavo di trovare quello della nonna che è mancata qualche mese fa, ma mio padre l'aveva già buttato, così ho dovuto comprarlo per forza, anche se me ne serviva solo un goccino" e tutti giù a sghignazzare immaginando lo sconcerto della cassiera, il dispetto dei suoi genitori, le difficoltà logistiche dell'attaccarsi i denti posticci, con l'adesivo che sfuggiva al perimetro d'azione incollando in posizione innaturale il labbro superiore.
E intanto il marito guidava, guidava…
Alle nove e mezza avevamo parcheggiato nemmeno così lontano dal locale. Bene, c'era tutto il tempo per rifinirci il look! La nostra streghetta si era disegnata in viso una timida ragnatela che la Wendy si è occupata di ripassare alla perfezione; poi un po' di "sangue" sulle labbra e sul mento del vampiro, un tocco di nero intorno agli occhi e...voilà, Dracula, ormai pronto a terrorizzare chiunque avesse incrociato il suo cammino, è uscito dall'abitacolo assieme a Whisky che doveva ancora indossare la bianca coda pelosa per completare il kit di orecchie e zampone feline. Anch'io dovevo indossare la mia codina che faceva pendant con le orecchiette e le zampine vellutate, ma prima un tocco in più: un nasino nero e dei baffetti sulle guance. Wendy è un portento coi trucchi! Intanto che noi "femmine" terminavamo di prepararci in auto, abbiamo sentito una certa ilarità provenire dalle immediate vicinanze: i "maschietti" ridevano, si sbellicavano, piegati in due, tenendosi le mani sulla pancia e con i lacrimoni agli occhi! Abbiamo sbirciato meglio dai finestrini e... sul marciapiede un cagnetto era pietrificato dalla fifa! Col sedere basso, le zampette corte divaricate, un'espressione di sconcerto dipinta sul muso e gli occhioni acquosi dilatati dal terrore. Il suo padrone si scompisciava pure lui, impietosamente. Sembra crudele, raccontato così, ma in realtà la povera bestia aveva SOLO visto un vampiro che chiacchierava con un...un... Il poveretto aveva notato le orecchie, le zampe e la coda pelosissime e candide di mio marito e si era bloccato (strattonando il suo, fortunatamente, non mostruoso padrone) e aveva spalancato occhi e bocca in un'espressione così buffa, costernata e improvvisa, da non lasciare scampo ai tre uomini, che erano scoppiati a ridere immantinente e all'unisono; un attacco di ridarella di quelli che si alimentano col semplice fatto di veder ridere di gusto anche gli altri!
Pochi minuti dopo camminavamo per le vie come una ganga di spostati e, ridendo ancora sotto i baffi, ci siamo appropinquati al locale dove una fila già lunghetta aspettava davanti alla porta. Il marito, euforico come un pargoletto strafatto di zuccheri (forse per l'avventura col cane fifone), scodinzolava e soffiava a tutti quelli che avevano occhi per vedere, bocche per domandare da cosa cavolo fosse mascherato e per commentare la sua evidente inguardabilità, creando un certo scompiglio e strappando qualche sorriso anche al buttafuori.
Poi finalmente eravamo dentro: musica a palla, mostri in pista e un'aria spumeggiante e birichina che aleggiava tra le pareti color crema e bordeaux, al di sopra dei tavolini tutti prenotati e illuminati dalla luce soffusa delle applique un po' retrò. Quanto abbiamo ballato! E quanto saltellavano a ritmo le nostre splendide code feline, la mia sottile e nera, quella del marito candida e vaporosa! Non è stato facile, all'inizio, volteggiare con quell'ingombro strano dietro al fondo schiena, ma dopo un po' è diventato naturale, come se fossimo da sempre gatti-pirata-ballerini e quello non fosse il più bello tra i locali swing che frequentiamo, ma un bizzarro covo di tipacci, un bar dei sobborghi di una Tortuga alternativa popolata di zombi, vampiri, streghe e chi più ne ha più ne metta!
Le ore sono volate, la combriccola si è rimpinguata degli altri amici che arrivavano a nutrire le nostre fila alla spicciolata: un'altra diavoletta, due mostri, una teschietta messicana e due o tre che non avevano avuto sbatti di mascherarsi, ma che intendevano divertirsi comunque. Abbiamo fatto le foto di rito, quelle col gruppo al gran completo, quelle con le boccacce e ci siamo anche fatti immortalare dal fotografo ufficiale del locale. Il più fotografato, però, è stato il "nostro" vampiro; forse perchè è un ballerino formidabile, oppure perchè è sempre in pista, magari anche per il fatto che balla con tantissime ballerine diverse, quasi tutte impeccabili, chi lo sa? Questa volta però c'era anche il trucco, quel mix di bricolage e cosmetici, di inventiva e tecnica da lasciare a bocca aperta. Un travestimento pazzesco, impressionante, talmente brutto da essere bello!
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