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Come un boomerang

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Manco fosse figlio di un australiano! Attila sta per tornare in città (più che altro in paese!) dopo aver trascorso due anni annidato tra i ghiacci quasi perenni dell'estremo nord Italia. Da qualche giorno ha ripreso residenza qui da noi e a breve farà ritorno alle sponde natie. Definitivamente? E chi lo sa? Conoscendolo direi di no, però boh! Il maritozzo lo chiama "figlio boomerang": tu lo lanci lontano, lo perdi di vista per un po' e poi...Bum! Quando meno te lo aspetti ti torna indietro!  Il pargolo si è rotto del freddo, del lavoro più o meno sempre uguale, dei colleghi incompetenti, dei capi inconsistenti... si è trovato un lavoro estivo in un agriturismo a pochi chilometri da casa nostra e, armato di un vaffanculo dentro al cuor, sta raccogliendo i suoi quattro stracci (si fa per dire!!!) in attesa di trasferirsi nuovamente sul lago in compagnia della sua Cucciola.  "Ma dove abiteranno i due baldi giovani?" potresti chiederti a questo punto. Ecco. Pre...

Lucciole per lanterne: una breve riflessione sull'amore

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L'equazione "dell'amore" di Dirac viene spesso associata all'inscindibilità del legame che si instaura tra due innamorati. Questa correlazione è alquanto imprecisa e grossolana. Tuttavia l'immaginario collettivo la eleva di frequente a mistica dimostrazione dell'eternità dell'amore, come se il fatto che la scienza sancisca un principio relativo al mondo subatomico dimostri automaticamente che la "meccanica" dei sentimenti debba per forza funzionare col medesimo paradigma. In realtà la famosa formula ha subito notevoli approssimazioni e semplificazioni per arrivare ad essere assimilata ad una dichiarazione romantica; ma al di là del significato preciso in meccanica quantistica, a me interessa riflettere sul perché di questa deriva sentimentale. L'amore, tra i legami umani, è forse quello più incomprensibile e misterioso. Non ha una ragione razionale evidente e, come tutto ciò che non ci sappiamo spiegare, sfugge al nostro controllo, facend...

Come pesci (di lago) fuor d'acqua

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Il nostro fine settimana si è concluso così: con quella lieve sensazione di essere fuori posto, quel capogiro che ti coglie quando vieni catapultato in un mondo sconosciuto e tanto alieno da poter essere la realtà alternativa di un universo parallelo. Il nostro habitat sono i boschi, il lago, i monti. Siamo "topini di campagna" noi! Eppure... Eppure ieri sera eravamo nella grande città, mescolati a persone che vivono una vita estremamente diversa dalla nostra lacustre quotidianità fatta di turisti chiassosi e silenzi boschivi, di raccolte mattutine di ingredienti spontanei (ieri è stata la volta dell'aglio ursino, sia foglie che fiori, e dell'asparagina) e di passeggiate al tramonto, circondati da idiomi stranieri che esclamano il loro stupore per questo nostro grande lago così munifico di emozionanti vedute e cieli incantati.  La colpa (o il merito) è di una nascente passione per la danza. Siamo due schiappe da competizione, ma ci proviamo con grande impegno, però! S...

Aprile dolce dormire

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Non so se lo hai capito, ma a me piace la vita tranquilla. Però, se in casa non c'è un po' di musica, un tantino di movimento, io mi annoio. Se poi mi lasciano da sola mi annoio ancora di più! Un po' mi liscio le penne, un po' mi sistemo le piume...ma se non tornano?  Beh, il più delle volte schiaccio un pisolino, di solito appollaiata sul beccatoio che per dormire è COMODISSIMO! Se poi ancora non si vedono, allora faccio...le pulizie! Della pappa dico.  Quando mangio i miei semini le buccine rimangono nel beccatoio assieme ai semi ancora chiusi e bisogna cercare quelli buoni tra gli scarti di quelli già mangiati. Non è molto pratico! Però se devo scegliere tra riordinare il beccatoio e ronfare sulla spalla di Lince oppure giocare con le robe che usa Whisky per lavorare...la scelta è presto fatta: io me la godo e dei semini me ne infischio! Il resto delle pulizie le fanno Whisky e la mia Lince: sistemano tutto di sera, prima di mettermi a nanna.  A volte, però, non si a...

Perseguitati dalla sorte infame

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Mi sarebbe piaciuto raccontarti del pic-nic di Pasqua 2024, ma...beh, lo sai com'è stato il meteo, no? Per quest'anno il tradizionale evento famigliare si è tenuto al coperto: alle porte di Cremona, a casa di Nilo.  Attila era su in montagna sotto metri di neve e si è accontentato di un piatto di gnocchi al sugo in compagnia della sua Cucciola, mentre io e il maritozzo abbiamo ciapato armi e bagagli e abbiamo raggiunto il nostro primogenito recando le pietanze storiche nei contenitori ermetici, onde poterle dividere con lui e con la Fofa. La Fofa è la sua ragazza.  Più o meno. Dopo aver conosciuto Cucciola a Natale, ci sembrava opportuno ficcanasare anche nella vita sentimentale del pargol-ONE, proponendo alla suddetta Fofa di unirsi ai bagordi. E' stata una giornata grigia, piovosa e molto divertente; ma le VERE scampagnate pasquali sono tutt'altra cosa! Non che sia sempre andato tutto liscio! Negli anni abbiamo avuto edizioni meravigliosamente riuscite ed altre piutto...

Dono di Primavera

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Volano lenti gli anni su ali di farfalla e lievi stanno a galla sul ciglio di un sorriso ed il radioso viso ancor ti riderà di quella Primavera di cui tu fosti il dono e di quelli che oggi sono principio ed eredità. Quattordici sono i lustri, settanta le tue stagioni e molte le canzoni che hai conosciuto già; ma questo è il nostro augurio nel giorno tuo natale, che sia ogni dì speciale il tempo che verrà.                                                                                       (Primavera 2003)

Senior Business Consultant, mammi e cuochi meravigliosi

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Sono in cucina a mettere in pista il pranzo. Whisky sta lavorando nella stanzetta: parla al telefono coi colleghi. E' la prassi: le riunioni per portare avanti i progetti, fare le prove, sviluppare i moduli...avvengono per lo più così. Il maritozzo, con un look da call-center, borbotta, giubila, si incazza e sbuffa con le orecchie infilate nelle cuffie per buona parte delle sue giornate. Capita pure che lavori da solo, in silenzio, messaggiandosi con la sua "ganga" come un adolescente compulsivo, ma per lo più stanno, appunto, al telefono: per ore.  In teoria la pausa pranzo è fissa, ma in pratica se la gestiscono un po' loro, come pure gli orari di lavoro che sono, per citare un'arcinota pellicola ad argomento "pirati", "più che altro una traccia". I primi tempi mi, diciamo così, "indispettivo" parecchio. "Per che ora preparo?" chiedevo. E lui, candido candido: "Per la una, come sempre." COME SEMPRE!!! Certo... In...