Perseguitati dalla sorte infame
Per quest'anno il tradizionale evento famigliare si è tenuto al coperto: alle porte di Cremona, a casa di Nilo.
Attila era su in montagna sotto metri di neve e si è accontentato di un piatto di gnocchi al sugo in compagnia della sua Cucciola, mentre io e il maritozzo abbiamo ciapato armi e bagagli e abbiamo raggiunto il nostro primogenito recando le pietanze storiche nei contenitori ermetici, onde poterle dividere con lui e con la Fofa.
La Fofa è la sua ragazza.
Più o meno.
Dopo aver conosciuto Cucciola a Natale, ci sembrava opportuno ficcanasare anche nella vita sentimentale del pargol-ONE, proponendo alla suddetta Fofa di unirsi ai bagordi.
E' stata una giornata grigia, piovosa e molto divertente; ma le VERE scampagnate pasquali sono tutt'altra cosa! Non che sia sempre andato tutto liscio! Negli anni abbiamo avuto edizioni meravigliosamente riuscite ed altre piuttosto rocambolesche; come, ad esempio, quella 2023.
Però devo dire che l'avventura dell'anno scorso non ce la dimenticheremo facilmente.
Sono quelle giornate che non vedi l'ora che finiscano, ma che poi ricordi tutte le volte che capita l'occasione: basta un dettaglio che faccia riemergere un'immagine o un aneddoto della giornata infame e subito cominci a raccontare..." Ma ti ricordi quella volta che a Pasqua siamo andati ad Arenzano?" e giù a ridere!!!
Allora: è andata così.
Arriviamo bene e senza troppi problemi di traffico e orario, tutto nella norma.
Ci troviamo subito con Nilo, che è arrivato solo qualche minuto prima di noi e ci aspetta all'uscita dell'autostrada.
Parcheggiamo la sua macchina vicino al mare per poter scendere dal colle a piedi nel pomeriggio (lungo un sentiero splendido che ho trovato descritto su internet) e avere la possibilità di tornare su in auto a recuperare la nostra.
Saliamo all'area del Curlo e...iniziano i problemi.
Sappiamo che il posteggio è piccolo e che se non c'è posto bisogna lasciare la macchina in quello grande un po' più in basso.
MA E' TUTTO BLOCCATO DALLE AUTO!
Se in quello sotto c'è bordello, sopra non riusciamo nemmeno a fare manovra per scendere e tornare indietro: vuoi perché lo spazio è poco, vuoi per il numero esagerato di veicoli di ogni natura, ma soprattutto per la pendenza della strada che fa gremere (voce del verbo-unione di gremare e gemere) le frizioni con la sola imposizione delle mani. Fortunatamente noi abbiamo una Jeep 4x4 (anche se sembra una macchina fighetta in realtà è una bbbbbestia) e ci infiliamo su un dosso a bordo strada un po' impervio, proibitivo per le auto normali, ma non per noi.
Pericolo scampato!
Situa risolta in tempi dignitosissimi.
Tutto liscio, e vai!!!
INVECE NO!!!
Non sono nemmeno le undici, però TUTTI i tavoli sono occupatissimi.
TUTTO il promontorio é OCCUPATISSIMO: teli, stuoie - coperte - borse - vettovaglie, ancora teli, passeggini - borsoni - griglie - giocattoli - cani - bambini - carbonella...
UN DELIRIO!
Poi la musica; ogni piccolo accampamento ha la sua!
ALTA!
ALTISSIMA!
IN GARA DI VOLUME CON GLI ALTRI!!!
Alla fine troviamo un bel posticino erboso, anche se un po' in pendenza; ma comodo, un po' defilato e con vista mare. Avendo un pranzo di nozze da mettere in tavola, non è pratico non avere un tavolo, ma ce la caviamo piuttosto bene. Va be', la prossima volta andrà meglio, ci diciamo, portiamo pazienza, pensiamo, almeno il cibo è fantastico e la vista pure. Si ride, si scherza, si passa bene il tempo.
Poi, appena dopo il caffè (Whisky ha ricevuto in dono da me qualche anno fa una macchina del caffè portatile che fa il caffè con le cialde, COMODISSIMA in gita!), io comincio a non sentirmi troppo bene.
Mal di pancia.
Coliche pesanti.
MAI CAPITATO IN GIRO!
Ho l'intestino intelligente, io; o la faccio prima di partire o non mi scappa più fino a che torno a casa. Ma mi sa che l'intelligenza intestinale è via per Pasqua; le coliche in un'area pic-nic piena di gente, su di un colle senza boschi...problema di non facile soluzione; ma con un po' di spirito di adattamento, un marito estremamente disponibile e la complicità di uno sparuto gruppetto di alberi stentatelli sul bordo di un sentiero (che porta, pare, ad un ameno laghetto raggiungibile in un'oretta di cammino), riesco a far fronte all'imbarazzante emergenza.
Un po' meno sofferente, sto già per recuperare il sorriso quando il mio palo mi sussurra: " Arriva un gruppo!".
PANICO!!!!
Mi ripulisco alla meglio e tiro su i pantaloni di corsa, ma senza riuscire a sistemarmi per bene, così mi incammino con le mutande calate sotto i pantaloni, fino a che riusciamo, salendo un bel pezzo al di sopra del sentiero, a trovare un posto dove posso rivestirmi per bene e in santa pace.
CHE ANSIA!!!
Torniamo al campo e decidiamo di sbaraccare e scendere per l'ameno sentiero scoperto sul web.
Io so che si imbocca dalla strada asfaltata appena sotto il parcheggio e cerco di spiegarlo a Whisky che. però, ha visto un'indicazione proprio accanto alla nostra postazione pranzo e mi ignora.
Io insisto e lui si spazientisce e mi sgrida!
"Ma..."
"Niente ma, è lì che dobbiamo scendere!" mi dice lui!
Ci rimango un po' male.
Però finalmente sto per percorrere il sentiero tanto desiderato, giusto?
NO!!!
Avevo ragione io! Il sentiero è quello sbagliato: arriviamo ad Arenzano seguendo gli impervi tratturi del metanodotto!
Chiaramente non sono ASSOLUTAMENTE contenta, ma il maritozzo si scusa e il cattivo umore mi passa.
Ora siamo pronti a goderci una bella passeggiata sul mare, abbiamo portato anche le infradito!
Prima, però, meglio recuperare la macchina che abbiamo lasciato su all'area pic-nic, anche perché ormai sono le cinque passate, la strada non è bellissima e fatta al buio, magari, potrebbe risultare difficile per Nilo, che non è un gran pilota. Inoltre: tra i molti gruppi che festeggiavano la Pasqua all'aria aperta, c'era anche un intero campo ROM! Non è una battuta, veramente!
Io non sono particolarmente razzista, anzi...ma, siamo realisti, se tutti i gitanti tornano a casa e gli zingarelli proseguono i bagordi fino a sera, chi ci dice che non decidano di approfittare di una macchina lasciata incustodita ormai da ore? Forse, complice la giornata difficile, mi faccio un po' spaventare dalla possibilità di non trovare più il nostro unico mezzo di rientro a casa e insisto per recuperarlo; tanto sono pochi minuti di strada e in un quarto d'ora saremo felicemente a zonzo sul mare, giusto?
NO!!!
Come dicevo, Nilo NON è un gran pilota, ma nemmeno un grande appassionato di macchine e meccanica in genere. Già da qualche tempo il blocchetto della chiave gli dava problemi, ma lui non si dà pensiero per quisquiglie del genere, fin che la barca va...lasciala andare! Whisky, al contrario, guiderebbe anche negli inferi e propone al pargolino di condurre lui il catorcio lungo la salita, che poi scendere è meno complicato.
OK! OTTIMA IDEA!!!
Saliamo in auto e il marito GIRA LA CHIAVE.
"WOW" pensa Nilo "è partita subito, il blocchetto non gli ha fatto scherzi, a lui!"
Le ultime parole famose!
Chiave incastrata dentro al blocchetto e il suddetto in posizione di avviamento col motorino di avviamento, appunto. che non stacca!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Ma noi siamo RESILIENTI!
Possiamo farcela, possiamo recuperare gli attrezzi nella macchina di Whisky e risolvere!
Sì, però...prima bisognerebbe recuperare l'auto in cima alla collina.
Qualche curioso si avvicina a chiedere se serve una mano (siamo a cofano aperto in riva al mare alle 5 e mezzo del giorno di Pasqua...), ma nessuno è disposto a dare al maritozzo uno strappo fino al Curlo.
"Mettiti in pista, comincia a salire e tira fuori il dito, SICURAMENTE ti caricheranno" suggerisco saggiamente e sagacemente io. Così Whisky si incammina mentre io e Nilo tentiamo di SBLOCCARE la chiave e con essa la situazione.
Tira-gira-tira-spingi-strappa...
NIENTE!
Il pargolo, zen e sorridente come se nulla fosse, dichiara l'inutilità del perseverare nell'impresa a favore di un più utile relax sulla spiaggia, in attesa del ritorno del padre ramingo.
"Ci prendiamo una granita?" mi propone gongolante, quindi ci avviamo verso il chiosco che, però, non essendo ancora estate, ne è sfornito. Pazienza! Ci limitiamo a guardare il tramonto, il mare, il cielo limpido...io, però, le nuvole ce le ho dentro: sono insensatamente preoccupa per la sorte del mio consorte: non sembra riscuotere grande successo presso gli automobilisti liguri che lo lasciano sudare e arrancare su per le alture senza degnarlo di un passaggio.
Nilo, serenissssino, medita una pucciata di piedi e gioca a togliere l'ultimo sole ad una coppietta stesa sulla sabbia.
BEATO LUI!
Finalmente Whisky chiama: è arrivato alla macchina e a breve tornerà con gli attrezzi.
Io tiro il fiato e Nilo continua beatamente il suo relax.
Una decina di minuti più tardi scopriamo che, purtroppo, l'esperienza e gli attrezzi non sembrano servire a molto; ora il motorino non gira più e la chiave è più incastrata che mai. Non ci resta che chiamare il soccorso stradale e prepararci a riportare il pargolo all'ovile cremonese prima di tornare all'agognata dimora. Non è una facile impresa (E' PASQUAAAA), ma alla fine riusciamo a parlare col carro attrezzi: ci raggiungerà entro una mezz'ora, porterà l'auto a Genova in officina e Nilo tornerà a prenderla quando sarà riparata.
Non ci resta che aspettare.
Ma il marito non ci sta! Non ha sudato settanta camicie salendo la collina in meno di tre quarti d'ora per arrendersi all'ineluttabilità meccanica di un blocchetto di merda! Non abbiamo niente da perdere, peggio di "ROTTO" non c'è nulla! E giù mazzate all'infame avviamento!
Tanto che...
forse...
ma sì...
pare proprio...
SBLOCCATO!
Anche il motorino che sembrava Kaput riparte; forse potemmo tentare di muovere l'auto e vedere se cammina...
CAMMINA!!!
Diciamo grazie, ma no grazie, al soccorso stradale e tiriamo un sospirone: piano piano il pargolo tornerà verso casa scortato da noi fino alla biforcazione dell'autostrada.
E che Dio ce la mandi buona!
Ormai si è fatto tardi per la nostra passeggiata, ma prima di tornare ci prenderemo una bella focaccia e concluderemo la sfortunata gita ingerendo carboidrati di qualità!
GIUSTO?
Indovina?
NO!!!
Sono quasi le 8, ma il centro commerciale "Le lampare" chiude alle 9!
TRANNE OGGI, però!
Ad avvisare la spettabile clientela c'è solo un minuscolo foglietto invisibile ad occhio nudo. Dopo aver parcheggiato e tirato su armi e bagagli, piegati ma non spezzati dalle sventure pasquali, arriviamo all'ingresso graziosamente BLINDATO da ben TRE! minuti.
MA CHE SF...
Però, forse, non tutto è perduto: IL CHIOSCO SULLA SPIAGGIA!
A caccia di granite, il pargolo, aveva sbirciato le possibilità gastronomiche disponibili, adocchiando anche della focaccia.
Siamo sul posto in un attimo, pronti a svuotare le vetrinette espositive, ma...
E' CHIUSO!
BASTA!
Ci arrendiamo.
Rimandiamo la focaccia, il sentiero bello bello, il relax sul mare alla prossima volta.
Nilo, affamato, spazzola gli avanzi del pranzo sul sedile posteriore della nostra auto mentre ci rilassiamo e chiacchieriamo un po' prima della partenza.
Baci, abbracci e la promessa di ritentare a breve, magari con una puntatina anche all'acquario di Genova.
La giornata è finita, e anche le nostre energie! Ciao pic-nic pasquale: ci vediamo l'anno prossimo e speriamo in bene!!!
Oggi E' l'anno prossimo e...
Indovina?
NO!!!
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