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Meteore

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Nel corso della vita capita di incrociare il viaggio di qualcun altro, magari di sfiorare appena la sua rotta, magari di avere solo il tempo di dirgli una parola, una frase o poco più. Cosa resta di questi incontri "incidentali"? A volte nulla: il ricordo sbiadisce perdendosi tra le mille avventure, le diecimila facce, le centomila parole che costituiscono i pixel di ciascun giorno della nostra esistenza. A volte invece alle nostre anime rimane appiccicato un frammento di quella che abbiamo toccato per un piccolo istante e col tempo, con lo scorrere della vita, quella briciola diventa parte di noi, tanto da venire inglobata nel tronco dei nostri giorni come quei buffi oggetti che talvolta diventano parte di un albero che sta crescendo loro vicino.  A me, a noi è capitato spesso. Attila, Nilo, Whisky ed io abbiamo sperimentato molte volte la strana sensazione di sentire parte delle nostre vite, della nostra storia famigliare, persone incontrate casualmente e che ci hanno lasci...

Tempo bullo, ballo e un bacio sul tetto

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Se piove a catinelle da due giorni di fila e il meteo ti dice che è probabile che nel pomeriggio smetta (e per di più il suddetto pomeriggio è pure quello della domenica che apre la romantica settimana della festa degli innamorati), tu che fai?  Stai in casa a sbirciare dalle finestre umidicce il tempo grigiolino che forse (ma solo FORSE!) smetterà di mandare a quel paese i tuoi fantastici programmi per il fine settimana, oppure non ti pieghi al bullismo meteorologico e parti alla spera-in-Dio per l'Ossola, risoluto e baldanzoso, per prenderti quello che è tuo di diritto, vale a dire una gita en plein air, alla faccia del tempo e di tutti i suoi tentativi di boicottarti? Io e il maritozzo ce la siamo rischiata e siamo partiti. La prima tappa è stata la chiesa di Mercallo, quella che domina con la sua fascinosa siluette il lago di Comabbio e la superstrada.  Quando, tornando da un viaggio o da una bella scampagnata, la scorgo là in alto, sulla collina, è segno che ormai siamo q...

Polletta arrosto

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Qui sta succedendo qualche cosa di stano... Da alcuni giorni l'acqua nel mio beverino ha un sapore insolito e delizioso. Anche il colore è diverso.  Cioè: l'acqua non ce l'ha un colore, no? Invece ora la mia è giallina e sa di buono! A me non capita spesso di avere sete: bevo un pochino, ma non tantissimo: più che altro bagno il becco. Ma ora, quando lo stormo mi cambia l'acqua, ci mette dentro delle goccine e io non riesco a trattenermi, la voglio bere SUBITO! Poi é comparsa una stana lampadina sopra la mia gabbietta. Penzola dal soffitto, poco più in alto del mio trespolo preferito. L'accendono per qualche ora al giorno e io non capisco cosa ce l'hanno messa a fare lì, sospesa su di me con quell'aria innocente e innocua che non mi fa certo ben sperare...non so cosa abbiano in mente! Infine c'è il problema della finestra. A parte il fatto che fuori ci sono un sacco di rumori e movimenti che non mi piacciono neanche un po', il sole a me dà fastidio. ...

Tu cosa fai a S. Valentino?

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Forse è solo una scusa per vendere fiori e cioccolatini; forse è la festa dei ristoratori che fanno soldi a palate in un'unica sera; forse è una sciocca ricorrenza consumistica, melensa e superficiale. Forse. Però io non la vedo così. Se mi conosci da un po' di tempo, se hai curiosato qua e là tra le mie riflessioni, i miei ricordi e i miei pensieri, sai che festeggiare è una delle cose che preferisco; ogni occasione è un motivo, una scusa per celebrare la vita, la gioia di essere qui e ora, sospesi nell'universo a farci domande e a godere di tutto ciò che il mondo può regalarci: soprattutto la reciproca compagnia. Dipende dal punto di vista: anche S. Valentino ha molto da offrire se prendi questa festa dal verso giusto! Da giovani squattrinati com'eravamo, per me e Whisky questa ricorrenza era l'occasione per scambiarci regalini e biglietti affettuosi. Il primo S. Valentino da sposati ho ricevuto degli acquarelli che desideravo molto, ma che non osavo mettere a bud...

IN UN TEMPO SENZA TEMPO

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E il nobile cavaliere intraprese il viaggio. Avvolto nelle nebbie procedeva lento. Era stato rivestito del color del buio perché celasse a sé stesso e al nemico il fulgore scintillante del suo spirito. Quasi inconsapevole di sé, era come nuova creatura. I secoli e i millenni ondeggiavano alle sue spalle  nell'opalescenza lattiginosa della foschia ed egli aveva di essi, se non l'oblio, men che un presentimento, vago, sottile... I capelli scintillanti per l'umido vapore, il manto scuro pesante di nebbia, la nera corazza imperlata di cocce argentine; avanzava con sguardo limpido inconsapevole del suo estremo coraggio, che l'avrebbe reso ardito; inconsapevole di quel valore indomito, che l'avrebbe reso intrepido; inconsapevole della purezza del suo cuore, che avrebbe reso i suoi passi più leggeri e meno gravoso il peso della spada. Tutto il suo essere era come sabbia, sabbia lavata dall'onda fragorosa del mare: liscio perfetto uniforme. La sua nobiltà era prigionier...

Passare la notte nella villa appartenuta ad un mafioso

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A te è mai capitato di dormire nella casa costruita da un boss? A me no! Whisky invece...  Ma partiamo dall'inizio! La villa in oggetto sorge tra le colline intorno a Maranello, in una piccola zona residenziale immersa nel verde, nella pace e nel silenzio. La famosa cittadina delle auto più conosciute al mondo dista solo poche centinaia di metri, ma sembra di essere chissà dove. Quando, dopo essere uscito dal lavoro, Whisky si è avventurato per una strada buia e in salita alla ricerca del luogo che gli era stato indicato per trascorrervi la notte, non si aspettava certo di ritrovarsi davanti a quella bella casa con tanto di giardino e ad un cancello su cui campeggiava, senza mezzi termini, la scritta " Bene confiscato alla mafia". Il contesto è incantevole, le poche camere sono belle e accoglienti con un'estrema cura per i dettagli e tanti piccoli confort che fanno la differenza (bollitore, tisane e caffè a disposizione in camera, oltre, naturalmente, al necessario pe...

Come San Francesco

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Anche se non sei praticante, cristiano oppure credente, può essere che tu sappia che lo scorso Natale ricorreva l'ottavo centenario del primo presepe, la cui "invenzione" viene attribuita a Francesco D'Assisi; una tradizione che si avvia ad essere millenaria e che rinnova, anno dopo anno, il ricordo degli eventi narrati dai Vangeli circa la nascita del Bambin Gesù. Il primo, appunto, fu voluto da San Francesco. Ma perché? Per rendersi conto, per vedere e comprendere appieno l'umiltà e l'estrema povertà del venire al mondo nelle condizioni descritte dagli evangelisti. Per capire e per essere in qualche modo presente ad un evento così fondamentale per lui; per vedere coi propri occhi e sentire nel proprio cuore ciò che fino a quel momento era stata solo una verità di fede, sperimentabile esclusivamente in una dimensione spirituale, trascendente. Ma l'uomo non è solo spirito! Ha un corpo, dei sensi che lo aiutano nel suo viaggio terreno e che gli permettono d...