Meteore



Nel corso della vita capita di incrociare il viaggio di qualcun altro, magari di sfiorare appena la sua rotta, magari di avere solo il tempo di dirgli una parola, una frase o poco più.
Cosa resta di questi incontri "incidentali"? A volte nulla: il ricordo sbiadisce perdendosi tra le mille avventure, le diecimila facce, le centomila parole che costituiscono i pixel di ciascun giorno della nostra esistenza. A volte invece alle nostre anime rimane appiccicato un frammento di quella che abbiamo toccato per un piccolo istante e col tempo, con lo scorrere della vita, quella briciola diventa parte di noi, tanto da venire inglobata nel tronco dei nostri giorni come quei buffi oggetti che talvolta diventano parte di un albero che sta crescendo loro vicino. 
A me, a noi è capitato spesso.
Attila, Nilo, Whisky ed io abbiamo sperimentato molte volte la strana sensazione di sentire parte delle nostre vite, della nostra storia famigliare, persone incontrate casualmente e che ci hanno lasciato una frase, un insegnamento, una battuta che è entrata a pieno diritto a far parte della nostra quotidianità, perpetuando il ricordo di colui che aveva pronunciato quel motto, quelle parole.
Chi lo sa se costoro si ricordano di noi? 
Chi lo sa se immaginano che noi ci ricordiamo così bene di loro? 
Che li sentiamo vicini pur senza averli mai veramente conosciuti?
Forse anche io, anche tu, siamo stati una meteora nel cielo di un altro essere umano.
Forse nelle giornate di qualcuno che abita chissà dove, vive un minuscolo granello di noi, rimasto attaccato fortuitamente ad uno sconosciuto, in quello scontro di cammini che costituisce il nostro viaggio nel mondo.
Quanto sarebbe bello poter far sapere alle nostre meteore che sono state incontri fugaci, ma indelebili!  
E quanto sarebbe bello sapere di chi noi siamo stati le meteore!
Oppure no?
Forse l'anonimato è preferibile.
A volte infatti le briciole che lasciamo cadere sono tossiche, velenose e distruttive come scorie radioattive che continuano a seminare morte nella mente di chi ha avuto la sfortuna di inciampare in noi in una giornata storta o in un periodo di un buio così dilagante da tracimare e infettare di tenebre ingorde le ignare vite altrui. 
No, non sarebbe sopportabile sapere quanta devastazione abbiamo involontariamente procurato! 
Io credo che dovremmo abituarci a pensare alle nostre parole come azioni a tutti gli effetti, azioni che generano reazioni irreversibili che, in un certo senso, cambiano il corso della Storia. Come in una reazione a catena, ciò che diciamo influenza inesorabilmente chi incontriamo, anche solo per caso, e costoro portano nel rapporto con gli altri il segno positivo o negativo che abbiamo impresso in loro, diffondendo la nostra influenza come un virus o una benedizione.
Fa paura, vero?
La consapevolezza è sempre una cosa spaventosa!
Bisogna essere coraggiosi e accettare la responsabilità insita nell'essere al mondo, consci del bene e del male che possiamo innescare, anche solo con una frase fugace, con un saluto negato o con la carezza di uno sguardo benevolo. Perché noi esseri umani portiamo sulle spalle il peso del futuro e abbiamo il potere di far pendere la bilancia: tutti insieme, ma ognuno singolarmente, con la più piccola delle azioni, ivi comprese le nostre parole.

Commenti

  1. E voi avete delle "meteore"?
    Ci sono stati incontri fugaci e tuttavia incisivi nella vostra storia?
    Aspetto le vostre opinioni, i vostri commenti e i vostri racconti! 😊
    Un abbraccio da Lince 🐾

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