Ora sì che si sragiona!



E siamo ancora qui, a lamentarci come umarell sulla buca.
Prima il freddo, la pioggia, la grandine...adesso il CALDO: una caldazza arrogante, altezzosa e prepotente che fa sudare anche solo a dire beh.
Finiranno mai i tormenti estivi?
Tra l'altro il clima subdol-tropicale ha portato con sé un fottio di zanzazze e l'Autan scorre a fiumi, mescolandosi con l'acqua gasata bella fresca e le granite, in un fluire eterogeneo e bizzarro che ha sostituito le piene causate dai nubifragi di qualche settimana fa.
Ma un punto positivo c'è: il lago è MERAVIGLIOSO!
L'acqua è perfetta, fresca e rigenerante, attraente come un camino acceso e scoppiettante quando fuori nevica e nell'aria risuonano i canti natalizi, tra lucine colorate e profumo di vin brulè.
Il momento, attesissimo, del bagno serale è coronato da tramonti mozzafiato che si dipanano nel cielo immenso al di sopra della nostra amatissima spiaggia, ormai gremita di bagnanti stranieri e autoctoni, attrezzati con tutto il necessario per godersi il lago fino al sopraggiungere del buio e delle zanzare.
Quando il cielo si tinge di rosa e sulla sponda piemontese si accendono le mille luci della costa, il lago diventa dolce e accogliente; le sue acque, intiepidite dal gran sole di luglio, invitano ad un ultimo bagno tra i riflessi magici del giorno che si scambia di posto con la notte. 
Anche se il marito lavora, dopo le sei di sera per noi iniziano le vacanze quotidiane: il bagno, la cena sulla spiaggia e poi un girovagare per la costa, tra passeggiate, gelati e sagre di paese. Prima di rincasare, spesso, troviamo un posticino defilato, magari vista lago, per ballare un po'; si parcheggia, si aprono i finestrini e...la magia delle note che piovono dall'autoradio riempie la notte, ci trascina, tra volteggi, pause, figure nuove da provare, figure ben note da perfezionare. E' questa la soluzione che abbiamo trovato per continuare a ballare, nonostante tutto; ormai è agosto, le serate danzanti si sono fatte più rare, diluite; anche perchè fa veramente TROPPO caldo! All'ultimo appuntamento dello Swing del Principe (quello nella veste estiva in villa) sembrava di assistere ad una sfilata di moda maschile: i ballerini sparivano per un attimo, per ricomparire subito dopo con una camicia diversa, fresca e asciutta per, al massimo, i cinque minuti successivi; poi erano di nuovo inzuppati come i biscotti della prima colazione! Nemmeno al Festival di San Remo ho mai visto un tale dispiegamento di cambi d'abito!
Il tempo stabile e soleggiato che ci sta facendo stramazzare dal caldo, oltre a rendere il lago necessario ed estremamente gradito, invita anche a salire di quota, verso la montagna che, finalmente, è tornata ad essere praticabile. La neve tardiva si è quasi sciolta del tutto e il verde è rigoglioso e vivido, le fioriture ubertose, i torrenti e le cascate gagliardi e opulenti.
E noi siamo finalmente riusciti a tornare al Vannino. 
Ci siamo stati una decina di giorni fa, col nostro neonato gruppo-gite, sorto da un'idea di Whisky: perchè non pubblicare in un gruppo WhatsApp il programma delle uscite, in modo che tutti gli amici interessati possano "iscriversi" e farci compagnia nelle nostre avventure? Detto fatto!
Quella al lago del Vannino è stata la seconda gita ufficiale. In realtà doveva essere la prima, ma la neve ci ha costretto a rimandarla, visto che il rifugio ha aperto con diverse settimane di ritardo: erano quasi due (!) i metri di neve che lo ricoprivano in quella domenica di fine maggio che avevamo scelto come prima data! Così, per non annullare, abbiamo cambiato meta, a favore di altitudini minori, onde poter scarrozzare per sentieri i ben nove partecipanti alla inaugurale escursione al Poncione di Ganna. Questa seconda volta, invece, eravamo solo in cinque a percorrere il sentiero punteggiato di fiori multicolore, accompagnati dallo scrosciare dell'acqua, sotto un cielo blu. E' stata una splendida giornata e non ci siamo fatti mancare proprio niente: pranzo in rifugio, aperitivo serale a fondovalle (un fuori-programma pazzesco, in un pub di montagna veramente originale) e la colazione di rito, al punto di ritrovo per organizzare le macchine prima di partire, un classicone delle nostre uscite fin dai tempi nei quali il gruppo era formato solo da noi due e dagli Amore. 
Ma ora che il mondo intero è in ferie, la prossima escursione è in programma per fine mese...
E nel frattempo? 
Poco male, possiamo goderci la montagna anche noi due soli, sempre che all'ultimo non decida di aggregarsi, inaspettatamente, qualcuno dei membri della nostra ganga. Sabato mattina, meteo permettendo, esploreremo un nuovo sentiero e visiteremo un nuovo rifugio; ogni tanto è bello fare una romantica gita di avanscoperta per valutare i dislivelli, il tempo di percorrenza, la difficoltà del tracciato e... la maestria del cuoco! Mica possiamo rischiare di organizzare una ciofeca di escursione, abbiamo una reputazione da salvaguardare, noi! E anche un certo lieve sovrappeso che non si mantiene mica da solo: occorre un attivo impegno da parte nostra e, naturalmente, l'ignara complicità di una generosa quantità di ottimo cibo uscito, preferibilmente, dalla cucina di un rifugio sperduto tra i monti.

Commenti

  1. Ciao, amici! 🥰
    Con un po' di ritardo la pubblicazione settimanale è arrivata! Fa veramente caldissimo e stare seduti al computer è impegnativo, anche perchè la revisione del romanzo continua...📖
    Vi mando un caldo abbraccio 🥵 e vi do appuntamento alla prossima!
    Baci baci da Lince 😽!

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