Esiliata a Sassuolo: fase 0



Come forse avrai sospettato dal titolo del post di oggi, sto per partire.
Bello, dici tu.
Col cavolo, dico io.
La notizia è arrivata come un temporale d'agosto: violenta, repentina e pressoché insospettabile, una doccia freddissima, una parentesi gelida nella calura soffocante di questa pazza estate.
Il primo venerdì di agosto, nel primo pomeriggio, il marito sgancia la notizia bomba: "C'è la possibilità (ancora SOLO lo possibilità...) che io faccia parte delle forze speciali..."
"Perchè, scusa...siamo in guerra?" lo interrompo io, ironica e spiritosa come al solito (beata ignoranza!).
"In un certo senso..." mi fa lui "Stanno organizzando il presidio di supporto per la partenza del gestionale; ci sarà la "camera della guerra" in ufficio, con dentro i programmatori h24...stanno preparando anche la lista dei "chiamati alle armi" per un picchetto in presenza...può essere che mi precettino..."
"Ha!" faccio io "E quindi? In pratica?"
"Due settimane in Ferrari, reperibilità totale e ASSOLUTA, sempre e comunque, dal 26 al 9."
"HA!!!" rifaccio io "E tu cosa gli hai detto?"
"Di andare a cagare, loro e il picchetto! Io non ti mollo qui da sola. E basta."
Quindi niente, dirai tu, il marito ha detto "grazie ma no grazie", quindi...
Ehhhhh...no!
I suoi superiori non si sono scomposti, non hanno detto né A né B. 
Se il problema era la moglie a casa tutta sola ad aspettare, torcendosi le mani, il ritorno del valoroso marito dal fronte, loro la soluzione ce l'avevano belle e pronta!
"Allora, eventualmente, ti prendiamo una casa qui: tu ci porti moglie, pappagalla, chi ti pare. E soprattutto la smetti di rompere le balle."
ECCO FATTO!
Ho atteso per tutto il fine settimana di sapere se sarei stata deportata o meno.
Lunedì, all'ora di pranzo, il dado era tratto.
Mi attendono due settimane di esilio in quel di Sassuolo.
Io, l'uccella e, si spera, ogni tanto anche il marito, abiteremo una graziosa casetta appena fuori dal centro, a pochi passi dal cuore pulsante della vita mondana sassuolese e a pochi chilometri dal "fronte".
Addio mio bel lago, addio!
O bella spiaggia, ciao!
Il Po mormorerà lento e placido al nostro passaggio il 24, sì, anche se non di maggio!
A breve verrò strappata alle mie amate sponde e trapiantata in quel del modenese.
"Sei contenta?" mi chiedono tutti.
"NO!"
"Che carina, la tua nuova casa!" esclamano estasiati.
No, aspetta...cos'è che hai detto? Nuova casa un paio di ciuffole! 
Carina sembra carina, dalle foto, ma...NUOVA CASA?! 
Anche no!
Però il dubbio un po' mi è venuto...
"Non è che poi, una volta finite le due settimane, prendono il lecchetto di averti a disposizione dietro l'angolo e non mi fanno più tornare qui?" ho chiesto al maritozzo, tra il serio e il faceto (ma facendo gli scongiuri dietro la schiena, che non si sa mai...).
"Ma figurati!" mi fa lui "Non se ne parla proprio!"
VOILA'!
L'avevo sentito dalla sua viva voce.
"MA FIGURATI!" 
L'aveva proprio detto.
E adesso sì, che sono preoccupata! 
Perchè...
...tutte le sante volte, i guai iniziano SEMPRE dopo quella frase lì!!!

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