Solo un po' di grigio...



Sono stata pessima. 
Da quasi un anno pubblico due volte alla settimana e martedì scorso, per la prima volta, ho saltato. 
E' triste vedere il capitolo 41 de "L'ultima estate" seguito a ruota dal 42, così, senza un interludio. 
E' stata pesante la settimana che è appena passata, impegnativa sotto tutti i punti di vista e per la prima volta non ho avuto il tempo, la forza, la voglia di mettermi davanti alla "pagina bianca" e vuotare il sacco dei mattoncini che compongono la mia vita per metterli uno sopra l'altro e costruire un bel racconto per te.
Mi sento un po' in colpa, mi sento un po' in difetto, mi sento un po' come se non avessi mantenuto una promessa: un po' impostora, insomma!
A questo punto potresti dire che non ho fatto promesse, che non ho tradito la fiducia di nessuno, che capita di non riuscire a tener fede ad un impegno. 
Capita e basta! 
Bom! 
Non è una tragedia!
Non è una tragedia...
lo so.
Però sono venuta meno ad un impegno che avevo preso con me stessa e che finora ero riuscita a portare avanti sempre e comunque, anche quando il quotidiano mi aveva fatto lo sgambetto con imprevisti, malanni e robe così.
Poi c'è anche la mia ossessione per la simmetria, per l'ordine, l'omogeneità.
"Simmetrezza è mezza bellezza" dichiaro spesso, storpiando un famoso proverbio; lo dico soprattutto a Whisky che a volte è (o si finge?) esasperato dal mio eccesso d'amore per le simmetrie in ogni loro declinazione.
Quando scorro gli ormai 101 (!) post pubblicati, nella loro regolare alternanza di storie, diari, poesie, riflessioni e stralci della mia quotidianità, mi sento appagata dalla prevedibilità delle copertine e dei contenuti, dalla rassicurante ciclicità che garantisce un ritmo, una certezza; solo il diario di Whisky fa eccezione, compare un po' a caso e solo periodicamente, seguendo le alterne vicende della vita lavorativa del marito, che non sempre vale la pena di essere raccontata e a volte non può o non vuole esserlo. 
Ed ora? 
L'incantesimo si è spezzato, l'ordine e la simmetria si sono infranti contro lo scoglio dell'insondabile, travolti dai casi della vita.
Detto così sembra chissà cosa...
E invece no!
Come sarebbe gratificante potersi nascondere dietro ad un dramma, giustificati dalla gravità dell'accaduto come dalla firma di un adulto che garantisce la buona fede di un'assenza scolastica apparentemente "strategica", pericolosamente "sospetta"!
E invece...
Niente nero.
Niente rosso.
Solo un po' di grigio.
Sono stata un pelo più stanca, un zic più triste, un ninin troppo affaccendata.
Certo, c'è stata la complicità di una cura antibiotica che mi ha costretta a modificare temporaneamente la mia terapia reumatologica, sottraendomi da sotto il naso parte della mia proverbiale energia e del mio imperituro buon umore...il sonno disturbato dai farmaci che hanno boicottato il mio riposo notturno...un momento di confronto di coppia più faticoso e impegnativo del solito...forse un po' di stress per gli impegni in scadenza...
Ma anche mettendo tutto insieme sulla bilancia l'ago pende accusatorio a mio sfavore: VOLERE E' POTERE.
E io, forse, non ho voluto abbastanza!

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