Migrazione natalizia!
Per la seconda volta nella mia vita, ho affrontato un lungo viaggio verso il Nord.
Con il mio stormo.
Avevo sentito puzza di fregatura già qualche giorno prima della partenza: troppo movimento, troppe borse sospette che vagavano per casa mezze piene e mezze no, troppi pacchetti colorati ammonticchiati vicino a quel monolito luminoso che di sera viene acceso e che io guardo con un certo sospetto (non mi sembra particolarmente amichevole e luccica un po' troppo per i miei gusti).
Il tempo mi ha dato ragione, qualche cosa che stava per andare in una strana direzione c'era eccome, ed ero io!!!
La direzione era NORD, nord-est per la precisione.
Una bella mattina di sole e di vento mi hanno infilata in auto con le borse (ormai TUTTE piene) e i pacchetti colorati: e...via, verso l'ignoto!
L'altra volta, durante le molte ore di viaggio, mi ero lamentata un po', ma ero stata buona buona nella mia gabbietta; ma questa volta non mi andava proprio di passare il tempo a tripignare sui trespoli, sobbalzando sballottata qua e là dalle curve della strada, dalle asperità del terreno e dalle frenate improvvise che mi fanno incavolare almeno quanto Whisky, anche perché io rischio grosso, mi sbilancio, potrei cadere sul fondo della mia casetta o rimanere a testa in giù come uno stupidissimo pipistrello!
He no, caro stormo! Se devo proprio partire, voglio viaggiare in prima classe, io!
Ho chiarito la faccenda subito e ho ottenuto quanto mi spetta di diritto: il posto d'onore sulla spalla della mia Lince.
Il viaggio non mi è pesato, me ne sono stata buona e ho dormicchiato accoccolata al calduccio, vicina vicina ai miei amici.
Ma ti pare che si possa stare tranquilli?
Ad una certa, quando erano già trascorse diverse ore e secondo i raffinati, complicati calcoli che la mia acutissima mente riesce a snocciolare doveva mancare solo poco al traguardo... ci siamo fermati.
Per la verità CI HANNO fermati.
Una lunga coda di automobili procedeva lenta lenta e si fermavano tutte, una dopo l'altra, davanti ad un tipo giallo e nero.
Quando è stato il nostro turno, Whisky ha abbassato il vetro e quello ci ha detto un po' di cose che non ho capito, ma che non dovevano essere buone notizie.
Ci siamo infilati in un grosso parcheggio poco più avanti e siamo rimasti lì un po'.
Però col motore spento cominciava a fare un po' freschetto e ancora non potevamo passare...
Whisky tornava dal tipo giallo di tanto in tanto e lui faceva "no no" tutte le volte...Lince si agitava, Whisky si agitava anche peggio e io non capivo cosa stava accadendo...poi li ho sentiti parlare con Attila, lui non l'ho visto, ma la voce era la sua, e dicevano tante volte una parola che non conosco: "bufera".
Deve essere una roba brutta questa bufera, brutta e pure un po' cattiva se non ci lascia arrivare alla meta e ci costringe a girellare avanti e indietro per un paesino grigio grigio dove ci sono i giallo/neri che fanno "NO!" tutte le volte che li guardi!
Diventava sempre più buio e io avevo fame, così sono tornata nella mia casetta a fare uno spuntino; mi sa che era proprio ora di pranzo, perché anche lo stormo si è procacciato del cibo e abbiamo mangiato tutti e tre nel parcheggio grosso accanto alla strada.
Buono!!! Sono riuscita a rubacchiare qualche bocconcino di un pane...che così buono non lo avevo mai mangiato!!!
Abbiamo girovagato ancora un po' dopo aver pranzato e siamo andati a cercare il caffè. Io il caffè lo conosco: lo beve lo stormo in relax sul divano e a me piace il profumo e mi piace anche beccate il manico della tazzina, che è caldo. Questo, però, non era in una tazzina, ma dentro un bicchierino di plastica che non ho potuto beccare annusandone il profumino tiepido, mi hanno tenuta alla larga...monelli!
Il tempo passava, passava...io ero stanchissima e ancora di proseguire non se ne parlava.
Il problema ce lo aveva un certo tipo che si chiama "Passo" e che voleva stare chiuso per via della "roba bufera" che era pericolosissima, ma tanto!
Però, quando ormai era quasi buio, Passo ha deciso di aprire (forse era stanco di avere paura) e gli uomini gialli hanno fatto: "Sì!" e noi abbiamo iniziato a salire, salire...piano però! C'era una coda! E la strada era bianca! E il cielo era bianco e polveroso e non si vedeva niente!
Abbiamo viaggiato così per una buona oretta e poi...siamo arrivati!
La casa é piccolina, solo due stanze e il bagno, ma è molto carina. A me pare di esserci già stata, credo sia lo stesso posto dell'anno scorso: sembra uguale, ma anche un po' diverso...
Fuori dalla finestra è buio, un buio bianco e stranamente luminoso.
Ho un angolino tutto mio su un mobile accanto al calorifero, si sta bene e al caldo qui!
Lo stormo sistema i bagagli, i pacchi e la spesa; credo che ci fermeremo per un po'.
Siamo tutti molto stanchi, l'ora della nanna deve essere già vicina.
Per adesso ti saluto e ci vediamo domani!
Questa mattina c'è un certo fermento nella casetta tra le montagne.
Lince sta addobbando un alberello che abbiamo portato da casa e sotto ci sono alcuni pacchetti, quelli piccolini.
Gli altri sono accanto al divano, proprio vicino al "mio" calorifero.
Il cielo fuori è grigiolino, ma non è più polveroso.
Stiamo ascoltando delle canzoni allegre e festose ed io mi sento serena: è bella questa stanza! C'è il mio mobile, il divano, il tavolo, la cucina e la piccola panca con sopra l'alberello tutto splendente di palline e luci. Le finestre non sono molto ampie, ma entra una bellissima luce e gli addobbi da cui sono contornate svolazzano a causa del venticello freddo che la bufera si è lasciata dietro. Sui davanzali interni, di legno, ci sono biglietti augurali e addobbi carini che hanno disposto loro, lo stormo, mentre preparavano la colazione e finivano di riordinare gli ultimi bagagli.
Oggi ho intenzione di riposare, ieri è stata una giornata impegnativa!
Loro, invece, non sembrano voler stare fermi.
Ecco! Si stanno preparando per uscire. Mi sa che mi lasciano qui tutta sola...Pazienza! Tanto ho proprio voglia di schiacciare un bel pisolino!!!
Qui dentro o ci si sente soli o non si può stare in pace!
Quando l'altro ieri sono usciti di casa, mi hanno lasciato sola fino a sera; va bene che ero stanca, ma un po' di compagnia l'avrei gradita!
Ieri, invece, non solo Lince è rimasta con me per tutto il giorno, ma all'ora di cena si è presentato pure Attila, accompagnato da una ragazza che non ho mai visto prima.
Si chiama Cucciola e mi sta molto simpatica!
Ho trascorso un po' di tempo con loro, ma poi ho avuto sonno e ho preteso di andare a nanna.
Però ho capito che si sono fermati a lungo; mentre sonnecchiavo sotto il mio telo ascoltavo le chiacchiere che facevano con Lince e Whisky.
Questa mattina, invece, è arrivato Nilo.
Lui abita qui con noi e questa sera sono tornati anche Cucciola e Attila ed ora stiamo cenando tutti insieme.
Il tavolo è diventato grandissimo ed è pieno di cose buone! Poi dovresti vedere l'alberello decorato! E' tuutto soffocato da un mucchio di pacchetti; sono così tanti che quasi si fa fatica a passare! Chissà cosa nascondono quei fiocchi e quella carta colorata...
Ma guarda che modi!!!
Mi stanno infilando a nanna!
Ma io voglio aprire i pacchetti assieme a voi! Non voglio dormire!
E va bene, vado a letto...però domani mi raccontate cosa c'era dentro, capito?!
La vita tra i monti è tranquilla e silenziosa.
Fuori dalle finestre splende il sole e la neve brilla come i gioielli che piacciono a quelle vanitose e rumorosissime gazze che a volte svolazzano fuori casa. La mia vera casa, non questa piccola baita nascosta tra le pieghe di una valle pacifica e lontana.
E' strano non sentire i soliti rumori.
Non che a me piacciano i fischi dei treni, le auto che sfrecciano e suonano i clacson proprio sotto la mia finestra, i richiami dei rapaci che svolazzano in cerca di qualche piccola preda...BRRRRRRRRRRRR!!!
E' bello questo silenzio, fuori, solo che è strano.
In casa, invece, c'è sempre confusione: soprattutto da quando è arrivato Nilo.
E' vero che nel pomeriggio mi lasciano da sola, ma quando tornano tutti insieme non c'è un attimo di pace! Parlano, parlano e ridono e si affaccendano ai fornelli.
Eccoli qui, due sono tornati ora e si sono subito messi al lavoro: questa sera abbiamo ancora ospiti.
Nilo non c'è, non è rientrato con lo stormo. Che fine avrà fatto?
Aspetta che mi faccio un giro e controllo se per caso si è nascosto...no, ho volato nella camera di Lince e non c'è; e neanche in bagno. Non c'è altro da esplorare!
La camera da letto è piccolina e ha due finestrelle dalle quali si vedono delle alte cime. Al mattino sopra quei monti volano degli uccelli enormi e sulla neve si muovono gruppi di animali scuri che corrono e si spostano velocissimi; più vicino a casa gracchiano tanti uccelli neri e rumorosi che si azzuffano per contendersi qualche bel bocconcino che attira la loro attenzione.
E' bello guardare da quelle finestre e Lince e Whisky mi tengono con loro mentre osservano questo mondo nuovo e bianco che siamo venuti ad abitare per un po'.
MA COME?!
Cos'è questa confusione di primo mattino?
Stanno ribaltando casa...Guarda che roba!
Vuoi vedere che è ora di tornare sul nostro lago?
Mi sembra ieri che eravamo bloccati dalla bufera e non riuscivamo a raggiungere la meta, invece sono passati già diversi giorni!
Preparano, puliscono, portano borse e borsine e borsette fuori dalla porta...speriamo che non si dimentichino di me!
No, non mi hanno dimenticato!
Anche perché io mi sono fatta sentire, per sicurezza, non si sa mai...
Abbiamo salutato Attila e anche Nilo, che ha deciso di restare in montagna ancora per un po'.
Ora stiamo viaggiando tranquilli verso casa nostra.
E' stata una bella avventura, ma sono felice di tornarmene a casa mia e soprattutto me la sto godendo!
Ormai non mi faccio più fregare: la gabbietta è tutta sola sul sedile posteriore mentre io viaggio comoda, contenta e MOLTO compiaciuta sulla spalla di Lince.
Magari adesso faccio un giro sullo schienale del sedile, una sosta toilette nella mia casetta e poi vado a mordicchiare un po' le orecchie di Whisky.
E' proprio bello viaggiare così!!!
Certo che sei tremenda 🌹
RispondiElimina😁😘
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