IN UN TEMPO SENZA TEMPO



E il nobile cavaliere intraprese il viaggio.
Avvolto nelle nebbie procedeva lento.
Era stato rivestito del color del buio
perché celasse a sé stesso e al nemico
il fulgore scintillante del suo spirito.
Quasi inconsapevole di sé,
era come nuova creatura.
I secoli e i millenni ondeggiavano alle sue spalle 
nell'opalescenza lattiginosa della foschia
ed egli aveva di essi, se non l'oblio,
men che un presentimento, vago, sottile...
I capelli scintillanti per l'umido vapore,
il manto scuro pesante di nebbia,
la nera corazza imperlata di cocce argentine;
avanzava con sguardo limpido
inconsapevole del suo estremo coraggio,
che l'avrebbe reso ardito;
inconsapevole di quel valore indomito,
che l'avrebbe reso intrepido;
inconsapevole della purezza del suo cuore,
che avrebbe reso i suoi passi più leggeri
e meno gravoso il peso della spada.
Tutto il suo essere era come sabbia,
sabbia lavata dall'onda fragorosa del mare:
liscio
perfetto
uniforme.
La sua nobiltà era prigioniera,
celata dalla mancante memoria di sé,
soffocata dall'inconsapevolezza...

...MA UNA SCINTILLA REMOTA
SAREBBE APPARSA,
UN PICCOLO FUOCO ARDEVA
NEL FUTURO.

IN UN TEMPO SENZA TEMPO.

Commenti

  1. Ciao cari amici! 🥰
    La suggestione che vi ho regalato quest'oggi risale a molti anni fa.
    Era fine gennaio e, chissà perché, mentre ero impegnata nelle faccende domestiche, nella mia mente hanno preso forma le parole che avete appena letto. Le ho annotate e conservate in attesa di sapere cosa farne. Non so cosa diventeranno in futuro, ma per ora le offro a voi così come sono emerse in quel radioso pomeriggio di quasi vent'anni fa.
    Vi auguro una bellissima settimana e vi aspetto sabato col ventitreesimo capitolo de "L'ultima estate"!
    Baci baci da Lince 🐾

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