Livigno, Livigno...
Livigno, Livigno...
all'imbrunire scintilli come un diamante,
sotto una volta di miagolanti stelle,
cangianti costellazioni feline,
pellegrine tra le tue sconfinate vette di cielo.
Livigno, Livigno...
all'orizzonte scintilli come un diamante,
spumeggiante, dorato torrente di luce,
scorri ad abbracciare
l'oscure, gelide, profondità del tuo lago.
Livigno, Livigno...
all'alba scintilli come un diamante,
esile, candida regina,
distendi l'ampia veste invernale
dove riposano le divine rose di fuoco;
come sagge marmotte attendono il lontano disgelo,
l'algida, breve primavera farà ardere ancora
il sopito cuore di brace,
che danzerà ai freschi venti d'estate
e lambirà, a ottobre, le primizie autunnali.
Livigno, Livigno...
all'imbrunire scintilli come un diamante.
Tenera fanciulla stretta al tuo amante Inverno,
cinta dal buio suo manto,
candido vessillo di paladino.
Livigno, Livigno...
all'orizzonte scintilli come un diamante!
Ma rotolano dai tuoi crinali i giorni d'Avvento,
ti investono come piccole valanghe:
luci, profumi, note di festa.
E tu, mia bella Livigno,
impallidirai presto, livida e smorta,
persa nel fulgore di vivida Luce,
eclissata dal sorgere
d'Astro Nascente!
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