Un tranquillo venerdì di paura





Venerdì pomeriggio. 
Settimana quasi finita; sto sistemando con una certa sotterranea allegria la camera di Attila.
Il pargolo è passato di qui per qualche ulteriore giorno di vacanza prima della grande riapertura invernale e, come sempre, dove passa Attila...urge una bella riordinata e una pulizia profonda della stanzetta, in vista di una eventuale prossima visita del tutto randomica, e spesso nemmeno troppo preannunciata, di uno dei nostri due figli a caso. 
Gallinella è con me, mi tiene compagnia mentre spolvero le mensole sopra il letto (sia io che le mensole).
Fuori splende un bel sole dorato, Radio Freccia trasmette a discreto volume musica bella power, che per fare i mestieri di casa è una manna e la lavatrice con le lenzuola dentro, canticchia trasognata la sua melodia monotona, ciclica si potrebbe dire.
All'improvviso vengo strappata dalla mia noiosa e rassicurante serie tv sulla vita di una casalinga nemmeno tanto disperata e mi ritrovo mio malgrado in un thriller-horror ben poco confortevole e assolutamente NON rassicurante.
Devi sapere che Gallinella è una bestiola molto nervosa: si spaventa a caso (a mio parere, a suo no) e quando le prende la "brocca" della paura, parte a mille come un siluro.
Un uccello che passa fuori dalla finestra gettando un'ombra scura nella chiazza di sole sul pavimento, il richiamo acuto di un rapace che volteggia sopra il Poggio, un rumore improvviso, il fischio del treno, un oggetto scuro (come uno zaino o la custodia della chitarra) che viene mosso all'improvviso...tutto questo e molto altro ancora (per esempio le camice a quadretti!?!) sono per lei fonte di incondizionato sgomento. E a volte basta una penna che le si stacca a farla scappare come se a inseguirla fosse la Trista Mietitrice!
Visto che conosco il mio pollo (anzi, LA MIA POLLA!), ormai non mi faccio più prendere dal panico quando improvvisamente si lancia nelle sue acrobatiche fughe, all'urlo di un "CIP!!!" che potremmo tradurre in buon italiano con "MINCHIA PAURA!".
La lascio volare e urlare finché non si posa, ansimante e sconvolta, sui trespoli esterni della gabbia o sui vetri "all'inglese" delle porte scorrevoli; la raggiungo, la rassicuro un po', due coccole ed è come nuova!
Ma torniamo a venerdì: sono in piedi sul letto, spolvero allegramente e ascolto la musica con l'uccellina appallottolata sulla spalla; sembra dormicchiare tutta compiaciuta e si riscuote solo di tanto in tanto per farmi pagare a suon di beccatine sulle orecchie, qualche (per lei) inaccettabilmente eccessivo mio movimento.
All'improvviso parte.
Vola via gridando un "minchia" di inaudita potenza.
Le corro dietro e ispeziono la zona giorno per vedere dove si sia posata: in gabbia non c'è, sulle porte nemmeno...sedie no, mensole no; divani, pavimento (non si sa mai!), cucina, piano cottura, davanzali...NIENTE!!!
Sembra essere stata rapita dagli alieni.
O dai folletti. 
E' sparita senza lasciare traccia.
Adesso il panico ce l'ho io!
Non è possibile! Le finestre sono tutte chiuse...DEVE essere da qualche parte!
La chiamo gridando come se i miei settanta metri quadri di mansarda fossero il deserto del Wyoming.
"Piccola...? Piccolina...dove sei?"
Ma non risponde.
La casa è vuota e luminosa come un incubo di luce e solitudine.
Cerco ovunque, guardo anche sotto i letti.
E chiamo...chiamo...con voce sempre più alta e tono sempre più angosciato (cosa penseranno i vicini? Non me ne importa un fico secco! Che telefonino alla neuro, se proprio vogliono! Io la DEVO trovare!!!).
Improvvisamente mi sento sola.
Sola come non mi sentivo da tanto tanto tempo...la casa è vuota senza Gallinella.
Incredibile come una stupidella pennuta di cento grammi possa riempire con la sua presenza un intero appartamento!
Sono disperata; la immagino ferita e moribonda in qualche remoto angolo della casa. Che si sia schiantata contro un muro? Che sia finita dietro un mobile? 
Do un'occhiata anche nello sgabuzzino piccolo e buio dove c'è la caldaia: lo avevo dimenticato con la porta aperta.
NIENTE DI NIENTE!
Mentre vago impanicata per le stanze, mi sembra di sentire un flebile "cip"; ma non ne sono certa, non capisco se è un inganno della mente o un suono reale.
Spengo la radio, arresto il ciclo di lavaggio e tendo le orecchie.
Adesso sono avvolta dalla luce e dal silenzio.
Il tempo si è fermato; il cosmo trattiene il fiato e sgranocchia pop-corn guardandomi sul grande schermo, in bilico tra la paura di trovarla moribonda e lo sgomento di non trovarla affatto.
Poi sento un altro "cip" rispondere ai miei richiami.
"Ma dove sei?!"
BOH!!!
Chiamo Whisky quasi in lacrime: "Non trovo più la Piccola...!"
Dall'alto capo del telefono mio marito cerca di rassicurarmi e mi rimanda in missione dicendo: "Appena la trovi chiamami!"
"SE la trovo." penso io, ma non glielo dico.
Devo scovarla prima che sia troppo tardi! Se fosse ferita, il fattore TEMPO potrebbe fare la differenza...
Poi un pensiero mi folgora, raggelandomi.
LA CALDAIA!
Se ci fosse finita in qualche modo dentro?!
Torno in sgabuzzino per controllare, in punta di piedi, la parte superiore del parallelepipedo bianco che occupa quasi un terzo della parete.
E' tutto sigillato, non riuscirebbe mai a infilarcisi dentro!
Tiro un sospiro di sollievo e, visto che ci sono, mi guardo bene attorno, ispezionando lo scaffale in legno, ingombro di bottiglie, scatolame e attrezzi; magari si è nascosta tra le provviste...
Poi giro su me stessa per uscire, tanto non c'è.
Alzo lo sguardo e... 
Eccola! 
Sono impazzita a cercarla per più di mezzora in giro per casa e lei è sempre stata qui, al buio, appollaiata sopra una piccola borsa appesa ad un chiodo sulla parete in fondo, accanto allo scaffale.
Da lì mi guarda serena e beffarda come a dire: "Mi cercavi, per caso?"
 


Commenti

  1. Ciao a tutti! 🥰
    Gallinella questa volta mi ha giocato proprio un brutto scherzo! Mi sono spaventata tantissimo. A voi è mai capitata una cosa del genere? 😱
    Vi mando un bacio e vi auguro una settimana grandiosa!!! 💋
    A presto dalla vostra Lince! 🐾

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