Razzismo animale







Per molto molto tempo ci siamo comportati con gli altri esemplari del mondo animale come se fossero risorse da sfruttare e non esseri da custodire. Poi la sensibilità globale ha cambiato direzione e si è diffuso un sentimento di custodia e preservazione nei confronti dei nostri piccoli e grandi compagni di viaggio. Tutto questo è meraviglioso e dimostra il progresso morale che l'Uomo sta lentamente conquistando grazie ad una sempre maggior consapevolezza del suo essere parte di una complessità vivente che lo trascende, all'interno della quale si deve inserire come tassello cruciale per la cura del pianeta, in termini sia altruistici che finalizzati alla propria sopravvivenza come specie: preservare e rispettare la biodiversità costituisce un bene per l'ambiente, ma è anche la precondizione della nostra stessa esistenza come genere umano.
Nella porzione di mondo dove noi abitiamo, gli animali si sono gradualmente conquistati un posto importante non solo come aiutanti preziosi nel lavoro quotidiano, ma specialmente come compagni di vita, assumendo un ruolo fondamentale soprattutto per le persone sole o fragili sia fisicamente che psicologicamente. Anche per questo motivo la sensibilità sociale nei loro confronti ha raggiunto livelli altissimi, generando numerosi vantaggi, sia per gli animali stessi che per i loro proprietari umani.
Però c'è un però.
La storia ci insegna che molto spesso da una buona teoria scaturiscono derive pratiche non così buone se non, a volte, comicamente in contraddizione con la teoria stessa.
Con una fin troppo semplicistica approssimazione, si può passare dal considerare gli animali "come" le persone, nel senso che devono poter godere del rispetto che gli è proprio come valore intrinseco all'esistenza, a considerarli "uguali" alle persone: cioè tali e quali, al punto da poter utilizzare indiscriminatamente le medesime categorie logiche per pensare e agire nei confronti degli uni e degli altri e, con un salto ulteriore, a volte si arriva addirittura ad affermare che gli animali siano "superiori" al genere umano.
Queste derive sono molto più diffuse di quanto ci si possa aspettare e spesso trovano la loro radice non solo in un'indebita approssimazione, ma anche in una analisi superficiale e lacunosa. Altre volte, invece, è una scarsa capacità di chiarezza mentale o espositiva a generare opinioni confuse e confusamente argomentate, che si reggono su luoghi comuni, falsi miti o bias cognitivi.
Analizziamo le conseguenze logiche di queste derive.
Gli animali sono "meglio" degli esseri uomini?
Bisogna innanzi tutto capire in quale senso sarebbero migliori. Spesso i sostenitori di questa tesi argomentano la loro posizione paragonando la crudeltà umana alla dolcezza e "compassione" animale.
Ma questa è un'analisi errata, prodotta da numerose fallacie logiche: innanzitutto non è possibile attribuire agli animali le categorie dell'interiorità umana, come per esempio la compassione. Inoltre, anche assumendo per vera la presunta compassione animale, essa non si verifica nella totalità dei casi, come pure non è la crudeltà la costante nei comportamenti umani. Tra l'altro, se sosteniamo che gli animali sono migliori, dobbiamo anche accettare come preferibile a quello umano ogni loro comportamento, compresa la prerogativa di alcune specie di uccidere o abbandonare i cuccioli deboli o deformi, il cannibalismo, il suicidio di massa e via dicendo.
Semplicemente non possiamo attribuire un valore morale alle azioni degli esseri viventi che non hanno la possibilità di una scelta di tipo morale e che si regolano in base all'istinto, all'esperienza e a tutte le caratteristiche comportamentali insite nella loro specie. Non possiamo nemmeno affermare che il fatto di non poter scegliere di essere crudeli sia preferibile alla possibilità di esserlo, altrimenti dovremmo accettare come migliore la mancanza rispetto al possesso di una determinata caratteristica; dovremmo considerare le piante, per esempio, migliori degli animali in quanto impossibilitate ad agire attivamente contro un altro soggetto e il mondo minerale dovrebbe essere considerato più moralmente elevato delle piante, dal momento che non mette in atto strategie di sopravvivenza che si fondano, ad esempio, sull'avvelenamento.
No, gli altri animali non sono meglio dell'uomo.
Forse, allora, sono uguali all'uomo?
Se ciò fosse vero, dovrebbero godere degli stessi diritti e doveri, ma non è così, semplicemente per il fatto che sarebbe ridicolo. Tuttavia moltissimi padroni vorrebbero veder riconosciuto il diritto dei loro animali domestici a frequentare indiscriminatamente qualsiasi luogo di aggregazione sociale. Questa è una posizione assurda, che trova il suo fondamento nell'egoistica pretesa di fare ciò che si vuole quando si vuole, a dispetto non solo dal buon senso, ma anche del benessere e dei diritti degli animali stessi. infatti, perché dovrebbe essere desiderabile per i cani andare al supermercato? E ipotizzando che lo sia, perché non dovrebbero potervi entrare anche le capre? O le anatre? O i cavalli? Stiamo forse attribuendo un valore intrinseco maggiore ad una specie animale rispetto ad un'altra? Ci stiano forse macchiando di razzismo animale?
Ma spingiamoci ancora più lontano con le conseguenze logiche. 
Se, essendo uguali agli esseri umani, gli animali hanno il diritto di stare al ristorante, perché all'Uomo è negata la possibilità di defecare nei parchi pubblici (anche raccogliendo gli escrementi negli appositi sacchetti)? Non è profondamente iniquo?
In realtà le pressioni egoistiche dei proprietari di animali piccoli e grandi che siano, stanno facendo sorgere consuetudini e regole che non vengono passate al vaglio della razionalità, ma solo a quello dell'interesse economico e dell'opinione pubblica, che esercita un potere sempre maggiore anche grazie all'uso (e abuso) dei social media: troppo spesso in tutto ciò si viene a perdere il focus, così ferocemente sbandierato in teoria, sul rispetto dei diritti degli animali e sulla salvaguardia del loro benessere.
Personalmente ritengo che si dovrebbe guardare al bene di tutte le parti in causa, tenendo conto delle esigenze e delle specificità della totalità degli attori in gioco a qualsivoglia specie appartengano: umana, animale o botanica che sia. La cautela e la razionalità sono gli strumenti fondamentali per potersi orientare nelle complessità etiche e legislative che caratterizzano la società attuale; esse, per quanto difficili da utilizzare, non dovrebbero mai essere sostituite con semplici o vantaggiose scorciatoie.
Il bene di tutti gli animali, ivi compreso l'Uomo, di tutte le piante e del pianeta nella sua interezza, è affidato alle nostre scelte, alla direzione che il nostro senso di responsabilità saprà imprimere alla coscienza sociale. E' letteralmente tutto nelle nostre mani, tutto dipende da noi e qualsiasi nostra azione o interpretazione del mondo avrà un peso incalcolabile. Per questa ragione sarà necessario accettare la paura che scaturisce da questa enorme responsabilità e ponderare accuratamente ogni singolo, piccolo passo.



Commenti

  1. Ciao a tutti!
    Mi piacerebbe sapere la vostra opinione: come interpretate il rapporto tra l'Uomo e gli altri animali?
    Questo è un argomento vastissimo che ho potuto (e voluto) solamente sfiorare. Si potrebbe dire e argomentare molto altro: come tutte le questioni aperte della Bioetica meriterebbe una trattazione più accurata e meno sbrigativa, Ma non è questo il luogo per un trattato di filosofia!
    Vi auguro una splendida settimana!
    Baci da Lince. ❤

    RispondiElimina
  2. Parole che condivido. All'inizio ho pensato ' ecco un'altra fanatica ' non lo nego. Poi leggendo trovo molto affine il tuo pensiero con il mio. Non so se per alcuni cani da borsetta agghindati con gioielli, fiocchi e e cappottini griffati siano pienamente rispettati i loro sacrosanti diritti, O siano solo un oggetto di esibizione per i rispettivi 'padroni' . Detto ciò sarebbe un mondo migliore se ci fosse un equilibrio e un buon senso su come utilizziamo i doni, perché non sono altro, che la natura ci dà sempre senza misura.
    Ho appena iniziato a leggerti su suggerimento di una persona di fiducia. Lince , mi piace come scrivi ...dammi tempo di leggerti piano piano che mi piace gustarmi la lentezza in mezzo a tanta frenesia e soffermarmi sulle parole. A presto🌹meri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Meri! 🥰
      Ti ringrazio moltissimo per il tuo commento e sono molto felice di darti il benvenuto tra i miei lettori!
      L'argomento animali è un po' delicato...è facile far arrabbiare le molte "fazioni", ma il mio è più che altro un invito alla riflessione, al buon senso e, come tu dici molto bene, alla gratitudine e al rispetto per il mondo che abbiamo ricevuto, in tutte le sue molteplici manifestazioni e con le sue meravigliose specificità.
      Ti mando un grosso abbraccio e ti auguro una buona (e lenta!) lettura.
      A presto 🐾 Lince

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Le vacanze di Natale più lunghe di sempre

Tra mele e montagne

Quasi una fiaba