Coraggio e libertà
Sembra il titolo di un film di guerra, di quelli bellissimi di alcuni decenni fa, dove si parlava di eroismo, spirito di sacrificio, amore per la giustizia, lotta caparbia per un futuro migliore.
Ma non credo che tutto questo sia così lontano dalla vera essenza della libertà.
Per decidere di essere liberi bisogna avere molto coraggio.
Perché?
Perché la libertà comporta rischi e controindicazioni che molto spesso spaventano al tal punto da scoraggiarci e farci scegliere la molto più facile e sicura non-libertà.
Siamo animali in gabbia e desidereremmo essere liberi, ma...quelle sbarre che ci limitano spesso ci garantiscono una sicurezza alla quale non siamo disposti a rinunciare così facilmente.
Un esempio?
Prendiamo la paura di morire.
Molto spesso capita che questa paura fatta per tenerci vigili e attenti (l'istinto di conservazione, quello che ci rende accorti, prudenti) ci sfugga di mano e smetta di essere un impulso positivo, trasformandosi in una gabbia dove decidiamo di rintanarci per ottenere in cambio la sicurezza di vivere più a lungo.
Credo che tutte le paure, se seguiamo a ritroso il loro corso, sgorghino dalla medesima sorgente: dalla paura della morte, che permea tutto il nostro essere vivi allo scopo di mantenerci tali. Ed è proprio per il fatto che è un moto interiore intrecciato alla nostra stessa esistenza, che non può essere messo facilmente a tacere e rischia, se non è tenuto d'occhio, di condizionare le nostre scelte a favore della mera "quantità".
Io condivido la vita con un piccolo adorabile volatile.
E' una pappagalina bellissima e monella.
Gli esemplari della sua specie, in natura, vivono mediamente una decina d'anni; in cattività arrivano a duplicare e a volte triplicare questa aspettativa di vita.
Guardandola svolazzare per casa, terrorizzata dal mondo fuori dalla finestra, mi sono spesso domandata se ne valesse la pena.
Se io avessi potuto scegliere, avrei preferito rinunciare a volare nei cieli dell'Australia rischiando di essere preda di rapaci, di vivere in grandi colonie chiassose e vivaci, di faticare per trovare cibo, acqua, riparo, di volare su rotte migratorie lunghe e irte di pericoli, ma anche di paesaggi meravigliosi e sempre diversi, del sapore dei venti e delle stagioni, del gusto di essere al mio posto nel mondo?
Non lo so!
Quando la guardo, docile e dolcissima, coccolarsi al sicuro nelle mie mani, mi si spezza il cuore a immaginarla in pericolo, ma sento con tutte le fibre del mio essere che il suo posto nel mondo non è qui con me, ma altrove: dove la vita è libera, bellissima e saporita.
E forse più breve.
Buon giorno a tutti!
RispondiEliminaCominciamo questa nuova splendida settimana con una riflessione sul senso della libertà e, in ultimo, su quello della vita.
Fatemi sapere le vostre opinioni in merito a una questione tanto fondamentale della quale spesso si parla solo per frasi fatte.
Vi mando un grosso abbraccio e vi aspetto sabato col settimo capitolo della storia di Bruno.
Ciao ciao da Lince! 🥰