Guten abend!



E' finita l'estate?
Improvvisamente ha cominciato a piovere.
Tanto.
Forte.
Il meteo dava brutto tempo già da sabato, ma, in qualche modo, la bella stagione teneva botta e il cielo un po' grigio, un po' corrucciato, non era riuscito a scacciare del tutto la calura e la voglia di vacanze.
Così, nonostante non splendesse il sole, Whisky ed io ci siamo infilati i costumi da bagno, abbiamo preparato la borsa del lago e siamo usciti di casa sotto un cielo ancora non troppo minaccioso.
Negli ultimi giorni avevamo faticato a trovare posto nel parcheggio: automobili, furgoni e piccoli camper lasciavano veramente poco spazio ai ritardatari, affollando lo spiazzo che sovrasta la spiaggia fin dalle prime ore del mattino. 
Ma sabato abbiamo potuto scegliere, i posti occupati erano pochi!
Anche i bagnanti erano pochissimi, quasi tutti sub amanti di questo tratto di costa e soprattutto della nostra spiaggia. Ci siamo sistemati al solito posto con salviette e sdraio a osservare le loro manovre sul bagnasciuga ingombro di attrezzature, nella speranza che fossero un po' più rapidi del solito a lasciare il campo libero a chi nuota solo in superficie. 
Intanto siamo andati a sentire l'acqua: freschina, ma balneabilissima! Il temporale del giorno prima, che aveva solo lambito la nostra sponda, non era riuscito a raffreddarla del tutto.
Che bello nuotare! 
Lungo queste tre lunghe settimane abbiamo nuotato tantissimo!
E' il primo anno che frequentiamo così assiduamente la spiaggia; noi amiamo le montagne, i panorami mozzafiato delle vette, i rifugi accoglienti dopo una lunga salita, la frescura profumata delle foreste di conifere...cosa ci è capitato?
Boh!!!
Questa estate va così!
Sentiamo il richiamo dell'acqua: ci attrae, irresistibilmente. 
Abbiamo più volte programmato gite sui monti senza mai riuscire ad onorare l'impegno che avevamo preso con noi stessi, ritrovandoci quasi ogni volta a decidere per il lago, per la spiaggia.
Non ci ha fermato nemmeno il brutto tempo!
Così ci siamo fatti una lunga nuotata fino a quando il cielo ha cominciato a piangere lacrime di pioggia sempre più frequenti. Ecco, doveva essere l'inizio di una perturbazione di circa tre giorni; dal primo pomeriggio di sabato fino a martedì mattina prevedevano pioggia abbondante e battente. 
Tutti i siti davano più o meno lo stesso verdetto.
Ma il marito è curioso e diffida delle previsioni.
Fa bene! Da diversi mesi sono spesso inaffidabili e fuorvianti.
Dubbioso ha interrogato il radar nuvole scoprendo che, nel tardo pomeriggio, i rovesci avrebbero lasciato qualche ora di tregua alle nostre sponde bagnaticce.
Il radar aveva insospettabilmente ragione e mentre local e turisti, scoraggiati dal grigiume, cercavano alternative al classico relax estivo in riva al lago, alle prime pallide sbirciate di sole, noi siamo ripartiti alla volta del del nostro piccolo angolo di paradiso.
Lungo la strada scommettevamo sul numero di veicoli che avremmo trovato nel parcheggio: secondo mio marito sarebbero stati non più di quattro, invece il mio pronostico sfacciatamente dettagliato era: 
da quattro a sei auto, un paio di camper e due furgoncini.
ERA TUTTO DESERTO!
Non un'anima; la spiaggia si snodava serpeggiante e candida e solitaria come può esserlo solo in inverno.
Eravamo soli nel vento che ancora non era calato del tutto, soli sulle sdraio a bagnarci di sole con le orecchie piene del fragore di onde quasi marine.
Il resto era silenzio.
Lentamente il sole si è fatto più caldo, meno velato; sfidava le nubi nere che lo lambivano tentando invano di inghiottirlo. 
Era ora di azzardare un tuffo tra quelle onde alte che graffiavano la riva.
L'acqua era più che fresca, quasi freddina, ma dopo un po', nuotando, ci siamo scaldati abbastanza per trovarla piacevole e rigenerante. Non erano movimenti quieti e ritmati, intrisi di pace, come quelli che compiamo sulla superfice solitamente quieta dell'acqua; eravamo sbattacchiati dalle onde, attirati dalla risacca. 
Abbiamo deciso di non allontanarci troppo dalla terraferma per evitare inutili rischi. A pochi passi dalla riva, il fondale fa un salto improvviso di quasi trecento metri: avrebbe potuto esserci fatale in caso di malori o imprevisti, tanto più che non c'era nessuno tutto intorno a noi. Nuotando sul ciglio del precipizio ci sentivamo più al sicuro e potevamo goderci il regalo inatteso di quel solitario ultimo bagno delle nostre tre settimane di vacanza.
Poi una famigliola tedesca è spuntata dai gradini che portano sul litorale e in un attimo eravamo in quattro tra le onde.
Abbiamo aspettato che il sole fosse inghiottito dalla foschia che sovrastava le montagne, lontano a ovest, prima di riemergere dall'acqua, con gli occhi pieni di un cielo dipinto di incredibili, tenui sfumature.
Nel frattempo altri bagnanti tedeschi ci avevano dato il cambio tuffandosi a loro volta per un breve bagno serale.
Alla fine eravamo in otto impavidi in riva al lago, tutti tedeschi.
Tutti tranne noi!

Commenti

  1. Le vacanze sono finite...😥 ma ci restano magici ricordi e fotografie spettacolari che ci terranno compagnia quando il freddo e la foschia avvolgeranno i mesi invernali di nostalgie estive.
    Voi siete già tornati alla vostra routine o fate parte dei pochi fortunati che iniziano le ferie proprio quando il resto del mondo torna al lavoro?

    A chi torna e a chi parte 🚗
    a chi lavora, studia o non lo sa 💻
    Lince manda un grosso bacio 😘
    Alla prossima ci si vedrà! 👀

    A presto!!! 💌


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