Itaca



Sul legno solenne

parti

prode alla deriva.

Ti ho conosciuto

come un luogo amato.

Ti ho portato

nel cuore del mio cuore

e custodito

e difeso

come roccaforte di me.

E ora parti.

Compagno delle onde,

figlio del vento

che gonfia le tue vele.

Parti.

Chi custodirà i tuoi tesori?

Chi proteggerà 

i campi inermi

dalla furia dei marosi?

Ma sono alti i faraglioni,

aguzzi gli scogli

di questa manciata di terra

ghermita dalle tempeste.

E Odisseo tornò

-un giorno-

alla sua Itaca.






Commenti

  1. Siamo radici e ali...leggo e il mio pensiero corre a mia figlia che è appena andata a vivere da sola. Sono orgogliosa di Lei ma a volte entro in camera sua che ho un po' rivoluzionato e mi assale una leggera malinconia. Vedere i figli issare la vela delle loro vite è una sorta di bellissimo passaggio nell'attesa di vedei in lontananza tornare anche solo per cena e ritrovarli pieni di mondo e avventure tutte loro. 🌹

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    Risposte
    1. Cara Meri! Le tue parole risuonano in me con la voce del ricordo...
      Conosco bene i sentimenti di cui parli!
      I figli che partono, gli spazi rinnovati e quel leggero senso di vuoto, di vertigine, nel saperli nel modo senza di te...e l'orgoglio per una nuova vita che stanno plasmando a partire da te, da quello che gli hai trasmesso, dalla mappa che hai tracciato per loro affinché arrivassero all'isola e al tesoro.
      Col tempo diventa meno difficile e più dolce entrare in quelli che una volta erano i loro spazi, ma rivederli all'orizzonte non smette mai di farti ballare il cuore!
      Ti saluto e ti abbraccio e alla tua "piccola donna" mando l'augurio di un viaggio meraviglioso e indimenticabile.
      Un bacio da Lince. 💖

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