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Dono di Primavera

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Volano lenti gli anni su ali di farfalla e lievi stanno a galla sul ciglio di un sorriso ed il radioso viso ancor ti riderà di quella Primavera di cui tu fosti il dono e di quelli che oggi sono principio ed eredità. Quattordici sono i lustri, settanta le tue stagioni e molte le canzoni che hai conosciuto già; ma questo è il nostro augurio nel giorno tuo natale, che sia ogni dì speciale il tempo che verrà.                                                                                       (Primavera 2003)

Senior Business Consultant, mammi e cuochi meravigliosi

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Sono in cucina a mettere in pista il pranzo. Whisky sta lavorando nella stanzetta: parla al telefono coi colleghi. E' la prassi: le riunioni per portare avanti i progetti, fare le prove, sviluppare i moduli...avvengono per lo più così. Il maritozzo, con un look da call-center, borbotta, giubila, si incazza e sbuffa con le orecchie infilate nelle cuffie per buona parte delle sue giornate. Capita pure che lavori da solo, in silenzio, messaggiandosi con la sua "ganga" come un adolescente compulsivo, ma per lo più stanno, appunto, al telefono: per ore.  In teoria la pausa pranzo è fissa, ma in pratica se la gestiscono un po' loro, come pure gli orari di lavoro che sono, per citare un'arcinota pellicola ad argomento "pirati", "più che altro una traccia". I primi tempi mi, diciamo così, "indispettivo" parecchio. "Per che ora preparo?" chiedevo. E lui, candido candido: "Per la una, come sempre." COME SEMPRE!!! Certo... In...

Chi vuol esser lieto, sia!

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Forse è un po' presto per dirlo, ma questa volta mi trovo bene. Sarà per il fatto che posso lavorare soprattutto da casa, sarà perché l'azienda che al momento è la principale destinataria delle mie fatiche lavorative è prestigiosa, famosissima e MOLTO esigente, sarà forse merito dei progetti interessanti a cui sto prendendo parte o della competenza dei miei colleghi, ma questo nuovo impiego sembra proprio il pane giusto per i miei denti. Per la verità sulle prime ero un po' scettico.  Non mi ero fatto sedurre dal nome altisonante del mio futuro cliente, come forse i responsabili della mia assunzione si aspettavano che accadesse; avevo sollevato mille dubbi, fatto diecimila domande quasi sfidandoli a trovare il modo di convincermi ad accettare la proposta. Non che volessi fare il prezioso! E' solo che farsi fregare dall'entusiasmo è un rischio che non sono più disposto a correre. In passato ci sono cascato troppe volte: partivo per una nuova avventura lavorativa pien...

Quasi una fiaba

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La vita a volte può anche sorprendere e non necessariamente in senso negativo. Come ti ho raccontato alcune settimane fa nel post "Le vacanze più lunghe di sempre" (https://cirriletteredallasolitudine.blogspot.com/2024/01/le-vacanze-di-natale-piu-lunghe-di.html), tra i nostri amici di lunga data c'è una famiglia che abita la sponda svizzera del lago. Più di un anno fa, nell'estate 2022, ai nostri amici d'oltre confine è capitata un'avventura dal lieto fine che valeva la pena di essere raccontata. Annalisa ha appuntato la trama degli eventi e mi ha chiesto di farne una storia. Ho deciso di raccontartela come una fiaba, simile a quelle che leggevo ai miei figli quando erano piccini, quelle deliziosamente illustrate con disegni semplici e accattivanti su spesse pagine di cartone da sfogliare e risfogliare con le manine curiose di conoscere la fine della vicenda. Una fine di solito dolce (un lieto fine!) capace di cullare i sogni dei più piccoli e accompagnarli al...

Meteore

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Nel corso della vita capita di incrociare il viaggio di qualcun altro, magari di sfiorare appena la sua rotta, magari di avere solo il tempo di dirgli una parola, una frase o poco più. Cosa resta di questi incontri "incidentali"? A volte nulla: il ricordo sbiadisce perdendosi tra le mille avventure, le diecimila facce, le centomila parole che costituiscono i pixel di ciascun giorno della nostra esistenza. A volte invece alle nostre anime rimane appiccicato un frammento di quella che abbiamo toccato per un piccolo istante e col tempo, con lo scorrere della vita, quella briciola diventa parte di noi, tanto da venire inglobata nel tronco dei nostri giorni come quei buffi oggetti che talvolta diventano parte di un albero che sta crescendo loro vicino.  A me, a noi è capitato spesso. Attila, Nilo, Whisky ed io abbiamo sperimentato molte volte la strana sensazione di sentire parte delle nostre vite, della nostra storia famigliare, persone incontrate casualmente e che ci hanno lasci...

Tempo bullo, ballo e un bacio sul tetto

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Se piove a catinelle da due giorni di fila e il meteo ti dice che è probabile che nel pomeriggio smetta (e per di più il suddetto pomeriggio è pure quello della domenica che apre la romantica settimana della festa degli innamorati), tu che fai?  Stai in casa a sbirciare dalle finestre umidicce il tempo grigiolino che forse (ma solo FORSE!) smetterà di mandare a quel paese i tuoi fantastici programmi per il fine settimana, oppure non ti pieghi al bullismo meteorologico e parti alla spera-in-Dio per l'Ossola, risoluto e baldanzoso, per prenderti quello che è tuo di diritto, vale a dire una gita en plein air, alla faccia del tempo e di tutti i suoi tentativi di boicottarti? Io e il maritozzo ce la siamo rischiata e siamo partiti. La prima tappa è stata la chiesa di Mercallo, quella che domina con la sua fascinosa siluette il lago di Comabbio e la superstrada.  Quando, tornando da un viaggio o da una bella scampagnata, la scorgo là in alto, sulla collina, è segno che ormai siamo q...

Polletta arrosto

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Qui sta succedendo qualche cosa di stano... Da alcuni giorni l'acqua nel mio beverino ha un sapore insolito e delizioso. Anche il colore è diverso.  Cioè: l'acqua non ce l'ha un colore, no? Invece ora la mia è giallina e sa di buono! A me non capita spesso di avere sete: bevo un pochino, ma non tantissimo: più che altro bagno il becco. Ma ora, quando lo stormo mi cambia l'acqua, ci mette dentro delle goccine e io non riesco a trattenermi, la voglio bere SUBITO! Poi é comparsa una stana lampadina sopra la mia gabbietta. Penzola dal soffitto, poco più in alto del mio trespolo preferito. L'accendono per qualche ora al giorno e io non capisco cosa ce l'hanno messa a fare lì, sospesa su di me con quell'aria innocente e innocua che non mi fa certo ben sperare...non so cosa abbiano in mente! Infine c'è il problema della finestra. A parte il fatto che fuori ci sono un sacco di rumori e movimenti che non mi piacciono neanche un po', il sole a me dà fastidio. ...