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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Bimbi e morti

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Quando ero piccola non si festeggiava Halloween. In realtà la festività di Ognissanti era comunemente denominata "I Morti" e di tutti i momenti istituzionali di festa che costellano i giorni dell'anno, era certamente quella meno amata dai bambini. Si compravano i fiori, si andava al cimitero a far visita a parenti spesso mai conosciuti: personaggi di un passato famigliare quasi mitologico dei quali si rimembravano i nomi e, quando proprio andava di lusso, le memorabili gesta. Nelle immediate vicinanze del primo di novembre, se il meteo era mite e soleggiato, i genitori, i nonni e gli adulti ammodo, si recavano a far ordine sulle tombe in vista dell'annuale visita ai defunti, sottraendo tempo e possibilità di svago ai piccoli, che proprio se la vivevano male questa ricorrenza!  NOIA NOIA NOIA!!! In America sì che sapevano vivere! Mica fiori, cimiteri e lumini!  Ma qui nella vecchia Italia, nella vecchissima Europa, "I Morti" era il periodo più odiato dai bamb...

Autunno che avanza

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E' dolce il profumo d'autunno che avanza tiepido d'ogni fragranza pregno fumo di legno umido muschio foglie bagnate  - sui prati - vestigia di ciò che fu estate. Mistero denso d'un tempo passato ricordo dimenticato che rivive tra le faville dei ciocchi e negli occhi golosi di tepore: "Caldarroste...! Un sacchetto ancora, per favore!" Nell'aurora il rimpianto  di qualcosa sconosciuto d'un tempo mai vissuto mai vissuto... Vetri stellati nella buia casa il camino acceso e grigi i prati sotto il roseo cielo intessuto di nebbia di tempo  di gelo.

La maestra migliore del mondo

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Oggi ti racconto di quando frequentavo le scuole elementari. In particolare quelle del paesino dove mi sono trasferita dopo aver vissuto per qualche tempo nella città in cui avevo iniziato la mia avventura scolastica. Della mia prima elementare ho pochi e confusi ricordi. Non ricordo neppure il viso della mia insegnante. Odiavo la scuola, odiavo i compiti, odiavo il fatto di non avere amici, nessuno che volesse giocare con me, nessuno a cui interessassi. C'era solo una bambina che ogni tanto chiacchierava con me e che è stata la cosa più simile ad una vera compagna di classe che io abbia avuto in città. Davanti al cortile dove si faceva l'intervallo c'era una strada; al di là della strada c'era un muro molto alto e oltre quel muro c'era la prigione. Io guardavo spesso verso il carcere, non avevo nulla di meglio da fare, e pensavo ai detenuti: mi sentivo molto vicina a loro, perché ero sola, senza libertà e senza amici. Poi ci siamo trasferiti ed è cambiato tutto! La...

Coraggio e libertà

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Sembra il titolo di un film di guerra, di quelli bellissimi di alcuni decenni fa, dove si parlava di eroismo, spirito di sacrificio, amore per la giustizia, lotta caparbia per un futuro migliore. Ma non credo che tutto questo sia così lontano dalla vera essenza della libertà. Per decidere di essere liberi bisogna avere molto coraggio. Perché? Perché la libertà comporta rischi e controindicazioni che molto spesso spaventano al tal punto da scoraggiarci e farci scegliere la molto più facile e sicura non-libertà. Siamo animali in gabbia e desidereremmo essere liberi, ma...quelle sbarre che ci limitano spesso ci garantiscono una sicurezza alla quale non siamo disposti a rinunciare così facilmente. Un esempio? Prendiamo la paura di morire. Molto spesso capita che questa paura fatta per tenerci vigili e attenti (l'istinto di conservazione, quello che ci rende accorti, prudenti) ci sfugga di mano e smetta di essere un impulso positivo, trasformandosi in una gabbia dove decidiamo di rintan...

Vacanze della memoria

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Attila è partito per il mare. A ottobre? A ottobre. Per la verità è già una settimana che si trova fuori dai confini del Paese natio: in Croazia. Anche sui suoi monti è giunto il tempo del riposo: chi per tutta la bella stagione ha lavorato affinché l'altrui villeggiatura potesse essere ricca di sport e relax, ora raccoglie i frutti delle fatiche estive e se ne va in ferie. Le due settimane a cavallo tra settembre e ottobre sono quelle che toccano ad Attila e a qualche altro collega, una delle quali, in veste di morosa, è partita assieme a lui per un viaggio che profuma di nostalgia. Almeno per me. Il pargolo non è nuovo a questa pratica: da quando la bella collega e divenuta qualche cosa in più di una cara amica, ad ogni buona occasione (come il giorno di riposo per esempio) parte con lei alla volta di uno dei posti che hanno segnato la sua infanzia e prima giovinezza. Un esempio? Legoland. In Germania. In un giorno! E' successo alla fine di luglio.  Sono partiti alla sera, su...